16 gennaio 2012

Costa Concordia, 6 morti e ancora 16 dispersi

16 gennaio 2012

La situazione, fino alla tarda mattinata. Salgono a 6 i morti, ancora 16 i dispersi in seguito alla tragedia della Costa Concordia

La situazione, fino alla tarda mattinata. Salgono a 6 i morti, ancora 16 i dispersi in seguito alla tragedia della Costa Concordia

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10.01 – La Carnival Corporation, la società americana che dal 1997 è proprietaria di Costa Crociere, perde il 23 per cento alla Borsa di Londra. La società aveva annunciato che il naufragio della Concordia le costerà almeno 95 milioni di dollari.

 

9.45 –  Costa Concordia, poggiata su un fondale profondo 37 metri ma vicina a un “gradino” da 70 metri. Il comandante della Guardia Costiera ha detto che esiste il rischio che la nave sprofondi e si inabissi completamente, specie se le condizioni del mare dovessero peggiorare. 

 

 

9.39 – Secondo AdnKronos i dispersi sono 10 turisti e 6 membri dell’equipaggio. Sedici è il numero più affidabile tra quelli in circolazione ma circolano anche stime poco più basse. Tra i dispersi, per esempio, figurano due donne di Enna che erano su una scialuppa, sono state censite, ma non sono più state contattate: si teme che possano essere cadute in acqua.
9.35 – Le possibilità di trovare ancora vive le persone disperse è legata alla possibilità che si siano formate delle bolle d’aria nella parte sommersa della nave. I sommozzatori della Guardia Costiera e i sub speleologi dei Vigili del Fuoco stanno ispezionando una per una le 1.500 cabine della nave, dove alcuni passeggeri potrebbero essere rimasti bloccati a causa del black out.

 

Durante tutta la giornata di ieri ha guadagnato credibilità l’ipotesi, avvalorata anche dalla Procura di Grosseto, che l’avvicinamento della Concordia alla costa si sia dovuto alla volontà di fare una specie di saluto all’isola del Giglio, un “inchino”, nel gergo marinaresco.

 

Superato l’incubo di venerdì notte, oggi protagoniste sono le storie dei passeggeri sopravvisuti, tutte non molto diverse tra loro, ma comunque uniche:  la paura della donna francese incinta di 5 mesi e chi, tornato a terra sano e salvo, fa causa all’azienda come “inadempiente”.

 

Intanto in mattinata è stata ritrovata una sesta vittima, che indossava il giubbotto salvagente. Il cadavere si trovava sul secondo ponte, nella parte della Costa Concordia che emerge ancora dalle acque.

 

In merito all’impatto ambientale dell’incidente e le azioni prese dalla compagnia queste le dichiarazioni dal comunicato stampa: “In seguito all’incidente, Costa Crociere è intervenuta immediatamente per impedire un potenziale impatto ambientale e sin dalla giornata di sabato si sta avvalendo della società leader al mondo nel settore, Smit & Salvage, con cui sta elaborando un piano di interventi; le azioni immediate a breve termine sono consistite nel realizzare una barriera di contenimento attorno allo scafo.
La Magistratura ha sottoposto a sequestro la nave e la VDR – la cosiddetta “scatola nera”. Costa Crociere può quindi accedere alla nave solo con l’autorizzazione delle autorità”.

 

G.S.

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