31 gennaio 2012

ESCLUSIVO: Transylvania, la verità sul naufragio avvenuto nel 1917

31 gennaio 2012

A un mese dalla commemorazione della tragedia del piroscafo inglese, prevista il 2 marzo a Finalborgo, sveliamo in esclusiva i retroscena dell'affondamento: dietro all'imperizia del comandante, ci sarebbe stato un matrimonio infelice! Il racconto di una persona "informata sui fatti"

A un mese dalla commemorazione della tragedia del piroscafo inglese, prevista il 2 marzo a Finalborgo, sveliamo in esclusiva i retroscena dell'affondamento: dietro all'imperizia del comandante, ci sarebbe stato un matrimonio infelice! Il racconto di una persona "informata sui fatti"

3 minuti di lettura

Incredibile il racconto di un nostro lettore che vi presentiamo in esclusiva: insieme al relitto vengono alla luce documenti inediti: la vicenda prende contorni più nitidi e sembra più che mai vicina ai nostri tempi. Incontro Bruno Henning Gandolfo, appassionato di storia e di antiquariato, non a caso, la sua famiglia vanta stirpi nobili; inizia subito a parlarmi del suo bisnonno, Cesare Gandolfo, medico, uomo di mare, una storia da andarne veramente orgogliosi che inizia in una classica mattina di sole.

 

Il 4 maggio 1917, Cesare Gandolfo, trentenne capo dei servizi medici dell’ospedale Seminario di Savona esce dalle coste di Noli in barca a vela, sua grande passione; il Transylvania viaggia scortato da due navi giapponesi verso le coste egiziane, a bordo per la maggior parte soldati inglesi, senza nessun preavviso la grossa nave comincia a vacillare e lentamente colare a picco, colpita da un torpedo tedesco. Cesare Gandolfo è il primo a soccorrere i naufraghi con la sua piccola barca a vela bianca, da questo momento i fatti diventano storia; nel 1919 Re Giorgio V omaggia “l’opera filantropica” conferendo a Cesare Gandolfo una medaglia d’argento, negli anni i superstiti continuarono a tornare a Savona per la commemorazione della tragedia.

 

Negli anni ’70, il figlio del superstite Kenneth Littleton, scrive da Londra una lettera al nostro narratore d’eccezione, ricordando la gratitudine del padre nei confronti della popolazione savonese e di chi lo salvò quella mattina, i particolari dell’affondamento della nave però riportano incredibilmente alla nostra attualità: «Mio padre era un telegrafista, svolgeva questa mansione nell’esercito perché il più giovane dell’unità. L’ufficiale in carica di questa piccola unità sul Transylvania era apparentemente depresso a causa di un matrimonio infelice, quando la nave fu colpita dal torpedo tedesco, questo ufficiale non diede l’ordine ai suoi uomini di salvarsi e non li mise al sicuro, lui stesso annegò con la nave. Senza ordini dati a lui, mio padre decise di tuffarsi in mare per nuotare fino alla costa, dopo un’ora passata in mare fu trovato da un barca e tratto in salvo».

 

La notizia del ritrovamento del piroscafo inglese al largo delle coste di Capo Noli ha inevitabilmente risvegliato forti emozioni per chi la tragedia dell’affondamento, l’ha vissuta attraverso i racconti di famiglia. Le storie di mare sono scritte da uomini coraggiosi che non andrebbero dimenticati, come il mare prende poi tutto restituisce quindi scriveteci le vicende umane a voi vicine, sarà il momento della resa e del riconoscimento nell’età moderna.

 

Gloria Sormani

 

Le immagini sono di proprietà di Liguria Nautica e sono liberamente riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

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5 commenti

  1. Steph Littleton says:

    My grandfather was Kenneth Littleton and I am touched to read this story. My grandfather’s experiences in those days in May 1917 stayed with him for the rest of his life and he kept in touch with the lovely family who helped him. I would not be here if he had not been pulled out of the sea. .

  2. le notizie rivelate riguardano lettere ricevute dallo scrivente da parte di mr kenneth littletone
    superstite dell’affondamento della nave certamente questo telegrafista ha vissuto molto a bordo e certamente conosceva molto bene l’ufficiale presente aL MOMENTO DEL SILURAMENTO RIPETO SULURAMENTO DA PARTE DEI TEDESCHI QUEL TRAGICO 04 MAGGIO 1917
    SALUTI
    BRUNO HENNING GANDOLFO

  3. gent.sigra sormani ottimo articolo grazie di aver ricordato con grande gentilezza mio bisnonno ne sarebbe stato molto felice di sapere di essere ancora ricordato per un gesto per lui normaLE
    SALUTI
    ATTENDO DI SAPERE DOVE E L’ORA DELLA COMMEMARAZIONE IO 10 FEBBRAIO
    BRUNO0 HENNING GANDOLFO

  4. Andrea Lombardi says:

    però mentre il titolo parla del “comandante” (implicito: della nave, visto il rif. ai “retroscena dell’affondamento”) il testo parla dell’Ufficiale comandante sì, ma non la nave; bensì la piccola unità dove prestava servizio quale radiotelegrafista il superstite che ha narrato al figlio, etc l’episodio oggetto dell’articolo. A parte il “torpedo tedesco” invece che “siluro tedesco”, bisognerebbe dire alla giornalista autrice del pezzo che in italiano torpedo è http://static.blogo.it/deluxeblog/mercedes_type_s.JPG