21 marzo 2012

Piccoli operatori crescono: Orion s.a.s., prezzi invariati per fronteggiare la crisi

21 marzo 2012
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Il mercato della nautica offre opportunità anche alle piccole realtà. La Orion s.a.s. è una piccola ditta a gestione familiare, che ha la sua base a Bocca Di Magra e opera nel settore del turismo e del charter nautico, nata nel 2007 con la locazione dell’Oceanis Clipper 323 “Pherkab”, a cui si è aggiunta tre anni dopo la casa vacanze “A Cà da Tirde”, ricavata dalla ristrutturazione della vecchia casa della nonna di Giorgio Turrini, il titolare. Abbiamo contattato Giorgio per farci spiegare il suo punto di vista sul charter (soprattutto dopo la deregulation montiana), sulla nautica, e per cercare di capire come si possa vivere di una passione.

 

Giorgio, parliamo del suo settore: cosa cambierà dopo la “deregulation” di Monti secondo lei?

«Penso che sia ancora presto per poter avanzare delle ipotesi, secondo la mia opinione è molto improbabile che le ultime modifiche introdotte al settore nautico rimangano intoccate; è palese che ci siano gravi mancanze riguardo all’uguaglianza dei diritti e all’aspetto fiscale ed è altrettanto palese che questo governo, anche se molto volenteroso, abbia conoscenze molto scarse in materia di nautica. Se fosse confermato lo stato attuale delle cose ho proprio paura che l’evasione fiscale nel settore diventerà ancor più difficilmente rintracciabile e che la sicurezza a bordo sarà messa a serio repentaglio».

 

ISYBA ha lanciato una class action contro il noleggio della barca da parte dei privati. Cosa ne pensa?

«Non vedo il noleggio da parte dei privati come una cosa negativa, potrebbe addirittura tradursi in un incentivo all’acquisto di nuove imbarcazioni ma è sicuramente sbagliato il modo in cui queste nuove leggi lo regolamentano. Innanzitutto il limite di 30.000€ è troppo alto; sembra fatto apposta per dare un alibi a chi non potrebbe altrimenti dimostrare di potersi permettere la barca che ha. Inoltre, pretendere di legalizzare il noleggio di barche da parte dei privati senza che questi siano in qualche modo censiti o obbligati a fornire una documentazione dettagliata su ciascun noleggio, apre le porte al nero; troppo facile effettuare noleggi fasulli a figure di comodo, o noleggi veri completamente esentasse. Parlandosi chiaro, non si hanno i mezzi per controllare un settore così vasto, senza contare il pericolo per la sicurezza che ne deriverebbe: un professionista conosce bene le proprie barche, è sul luogo pronto a intervenire, esegue una corretta e continua manutenzione; un privato che magari vive a decine di km dalla sua barca, che affitta solo per ripagarsi un poco delle spese, che garanzie può dare in materia di sicurezza? Ricordiamoci che in mare va tutto bene finché qualcosa non va per il verso sbagliato; questi uomini di terra stanno parlando di mare e di barche come se avessero davanti strade e automobili».

 

Nautica e crisi: come l’avete affrontata voi di Orion?

«L’unica ricetta che ho ritenuto valida contro la crisi, tra le tante che vengono proposte, è quella di mantenere i prezzi il più possibile invariati rispetto allo scorso anno. Non è facile, probabilmente dovremo rimandare investimenti che avremmo voluto fare già ora o alla fine di questa stagione, invece è necessario valutare molto bene i prossimi passi, quanto incideranno i nuovi tributi e un quasi certo aumento dell’IVA ma di una cosa sono sicuro: non può piovere per sempre e quando questo brutto periodo sarà finito, la gente si ricorderà di chi ha continuato, nonostante tutto, a fare prezzi onesti e a dare comunque un eccellente servizio».

 

Ma è soltanto un problema di crisi?

«A mio avviso uno dei maggiori problemi pratici della nautica moderna sono le grandi dimensioni a cui tendono oggi le imbarcazioni da diporto, la loro scarsa sostenibilità sia finanziaria che ambientale e, nel caso dei grandi yacht, anche l’impatto visivo sul paesaggio. Essere diventati più uno status-symbol che il frutto di una passione lascia spesso spazio ad armatori/comandanti che non sono in grado di gestire barche così ingombranti, soprattutto nelle manovre in porto o in fase di ancoraggio. Quante volte, nei porti, vediamo tamponamenti degni di un parcheggio o di una tangenziale e quante volte in rada ci è piombata tra capo e collo una barca che sembrava avere una aratro al posto dell’ancora? Purtroppo anche il charter, seguendo il mercato, propone barche sempre più grandi e comode senza tener conto che la clientela media, seppur desiderosa di avere a bordo tutti i comfort di casa, passa a bordo solo 10-15 giorni l’anno e che quindi difficilmente può avere le capacità tecniche per condurre in sicurezza mezzi del genere. Il mio auspicio, un po’ contro corrente, è che ci si ridimensioni un po’, nelle pretese e nelle offerte; una barca di 10mt è più manovrabile, anche da chi ha meno esperienza, ed più che sufficiente per un gruppo o una famiglia di 4-5 persone. Resto fermamente convinto che la nautica da diporto debba ritrovare la sua dimensione, che è necessariamente medio-piccola, per vacanze rispettose dell’ambiente, degli altri e dei posti che si visitano, dato che nessuno, salvo casi eccezionali, ha realmente bisogno di una barca più lunga di 12 metri».

 

In questo 2012, quali sono le vostre iniziative?

«Anche quest’anno diamo l’opportunità di avere, in un pacchetto-vacanze completo, la nostra imbarcazione unita a uno dei nostri graziosi mini-appartamenti fronte mare, a pochi passi dal posto barca. La nostra struttura si trova infatti proprio davanti al porticciolo turistico di Bocca di Magra, presso cui è ormeggiata la nostra “Pherkab”, un Oceanis Clipper 323 della Beneteau di 10mt, armato con randa e fiocco, per un equipaggio massimo di 6 persone. I nostri appartamenti, a soli 100 mt dalla spiaggia, hanno invece una meravigliosa vista sul mare e sulle Alpi Apuane; ciascuno con 4 posti letto, angolo cottura e bagno con doccia, accessoriato e dotato di asciugamani e lenzuola. Penso che questa soluzione sia ideale per chi vuole vivere il mare, magari in famiglia o in gruppo per dividersi la spesa, e avere un po’ di spazio in più per cucinare o per riposarsi una volta rientrato in porto. Proprio la possibilità di dividere la spesa in 4 o più persone, inoltre, fa della nostra una offerta vantaggiosissima: per esempio per questa Pasqua, dal 6 al 9 Aprile, il costo totale di questo pacchetto è di 850€ e ciò, per un gruppo di 5 persone, significa una spesa giornaliera inferiore a 60€ a testa! Oltre che dagli amanti della vela, Bocca di Magra è molto gettonata anche dagli appassionati di pesca; l’ambiente salmastro di foce è infatti habitat ideale di prede ambite quali branzini e orate e la nostra casa vacanze è di sicuro una delle migliori basi d’appoggio che un pescatore sportivo possa trovare, anche solo per un week-end. Uno degli obiettivi futuri che ci poniamo è proprio cercare di migliorare la nostra offerta ricettiva con un occhio di particolare riguardo al pesca-turismo, affiancando alla nostra vela anche un paio di gommoni. Poter spaziare in tutto il Golfo dei Poeti fino alla Palmaria o al Tino prendendo il gommone sotto casa sarebbe il massimo per chi pesca o per chi, pur senza patente nautica, desidera vivere il mare dal suo interno».

 

e.r.

 

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