Soldini e Maserati: partita la sfida sulla rotta Miami-New York
L'equipaggio di Maserati, tra cui compare anche John Elkann, proverà a stabilire il time reference sul percorso Miami-New York, lungo 947 miglia
L'equipaggio di Maserati, tra cui compare anche John Elkann, proverà a stabilire il time reference sul percorso Miami-New York, lungo 947 miglia
Giovanni Soldini e il suo equipaggio a bordo di Maserati sono partiti ieri verso le 19 (ora italiana, le 14 locali) da Miami alla volta di New York. L’obiettivo è coprire la tratta del record Miami-New York nel minor tempo possibile per stabilire un time reference difficile da battere per la categoria monoscafi.
A bordo, insieme allo skipper Soldini, John Elkann, armatore della barca, e l’equipaggio formato da Boris Herrmann (navigatore), Brad Van Liew (watch leader), David Vera (watch leader), Gabriele Olivo (trimmer), Guido Broggi (boat captain), Corrado Rossignoli (primo prodiere), Marco Spertini (secondo prodiere).
Il record Miami-New York, lungo 974 miglia, è monitorato dal World Sailing Speed Record Council. In passato il record è stato effettuato solo da maxi trimarani. Maserati cercherà di stabilire per primo il time reference per la categoria monoscafi.
Giovanni Soldini spiega le condizioni meteo che l’equipaggio di Maserati incontrerà lungo la rotta Miami-New York: “Le condizioni sono buone anche se non perfette. Faremo una rotta all’inseguimento della corrente del Golfo che in alcuni punti ci può regalare anche 3, 4 nodi di velocità. Ci preoccupa un po’ un’area di poco vento che incontreremo venerdì. Speriamo che duri poco e che ci lasci andare verso nord velocemente. Da sabato in poi arriverà una depressione con venti da sud ovest che ci spingeranno veloci verso Capo Hatteras. A quel punto l’obiettivo è arrivare in fretta su New York prima che il fronte freddo ci superi. Dietro quel fronte ci sono almeno 35 nodi e prenderseli di prua non è esattamente quello che vogliamo. Maserati è in gran forma e dopo tanta attesa siamo felici di navigare”.
Aggiunge Boris Herrmann: “I modelli meteorologici non sono perfetti ma pensiamo che vadano peggiorando. Dal momento che non possiamo stare a Miami due settimane o anche di più, preferiamo non essere troppo pignoli sulle condizioni meteo e partire. La direzione del vento dovrebbe offrirci una navigazione in poppa per noi congeniale ma la velocità del vento sarà probabilmente di 5 nodi inferiore a quella ideale. Contiamo di arrivare a New York in tre giorni”.
Argomenti: Daily Nautica, Giovanni Soldini, vela