Tassa barca, ecco come bisogna pagare
Ancora non esiste comunicazione ufficiale da parte dell'Agenzia delle Entrate, ma per analogia con gli aeromobili la tassa barca bisognerà pagarla utilizzando i moduli F24
Ancora non esiste comunicazione ufficiale da parte dell'Agenzia delle Entrate, ma per analogia con gli aeromobili la tassa barca bisognerà pagarla utilizzando i moduli F24
Negli ultimi giorni è boom di richieste di chiarimento sulle modalità di pagamento della cosiddetta “tassa barca”. Cerchiamo, a una settimana dall’entrata in vigore dell’imposta, di far luce sulle operazioni che, comunque, non sono ancora state ufficializzate dall’Agenzia delle Entrate.
La base è il modulo F24 – Procedendo per analogia, l’imposta sugli aeromobili rientra nella stessa legge di tassazione delle barche da diporto (n. 214 del 22/12/2011): non vi sono motivi per pensare che le modalità di pagamento avverranno diversamente per la nautica. Il modulo F24 dovrebbe rimanere quindi la base per il pagamento della tassa, anche in forma elettronica: compilando l’F24 Versamenti con Elementi Identificativi (a questi indirizzi il modello e le avvertenze di compilazione), si dovrà attendere che siano pubblicati i codici tributo. Ce ne saranno uno per il pagamento dell’imposta, uno per le sanzioni e il ravvedimento e uno per gli interessi sul ravvedimento.
Scadenze – Per quanto riguarda le scadenze, la tassa entra in vigore il 1° maggio, ma così come avviene, per esempio, per il bollo auto o il canone Tv, c’è sempre almeno un mese di tempo per il pagamento senza sanzioni.
Di seguito trovate le indicazioni estratte dalla Risoluzione n. 11/2012 dell’Agenzia delle Entrate, per la compilazione del modulo F24 relative agli aeromobili, che noi abbiamo adattato alle barche da diporto:
In sede di compilazione del modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”
sono indicati:
– nella sezione “CONTRIBUENTE” i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto
versante;
– nella sezione “ERARIO ED ALTRO” in corrispondenza degli “importi a debito
versati”:
– il campo “tipo” è valorizzato con la lettera “…” (da definire);
– il campo “elementi identificativi” è valorizzato con le marche di nazionalità e di
immatricolazione, identificative dell’imbarcazione;
– il campo “codice” è valorizzato con il codice tributo (da definire);
– il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno cui si riferisce il
versamento.
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