25 maggio 2012

Marco Doria: «Difendere l’integrità del Salone, obiettivo strategico»

25 maggio 2012

Il neo sindaco di Genova è intervenuto sulla questione Salone Nautico e aziende “secessioniste”: lo ha fatto in una nota che esprime, in maniera chiara, la posizione del Comune di Genova, che detiene tra l’altro il 32% della Fiera di Genova

Il neo sindaco di Genova è intervenuto sulla questione Salone Nautico e aziende “secessioniste”: lo ha fatto in una nota che esprime, in maniera chiara, la posizione del Comune di Genova, che detiene tra l’altro il 32% della Fiera di Genova

2 minuti di lettura

Sulla vicenda relativa al Salone Nautico e alle aziende “secessioniste” della vela che avrebbero intenzione di spostarsi alla Marina Genova Aeroporto, è intervenuto il neo-sindaco genovese Marco Doria nel suo primo giorno come primo cittadino. In una nota, ha espresso la sua opinione in merito: in un momento di grave recessione quale quello che la nautica – e l’economia in generale – sta vivendo, preservare l’integrità del Salone rappresenta una priorità nell’agenda politica. E un dovere del Comune di Genova, dato che Fiera di Genova è una società pubblica partecipata al 32% proprio dal Comune.

 

«Apprendo proprio nel corso della mia prima giornata da sindaco di Genova – ha dichiarato Doria – che la paventata “secessione” dal Salone Nautico Internazionale degli espositori appartenenti al settore velico sarebbe in procinto di materializzarsi. Questo è per me motivo di grande preoccupazione: difendere con forza l’integrità del Nautico, come patrimonio comune della città, è a mio avviso un obiettivo strategico. Il Salone, nato nel 1962 a Genova per l’intuizione di Giuseppe De Andrè, puntando sulla vocazione economica, storica e culturale della città, è con ogni probabilità l’appuntamento di settore più rilevante al mondo, considerata l’importanza ed il peso specifico dei produttori italiani, ed è un evento profondamente radicato nel tessuto economico cittadino».

 

Poi l’appello rivolto ai “secessionisti”: «Il momento di grave crisi non deve rappresentare l’occasione per iniziative dirompenti che, attraverso lo svuotamento del Salone Nautico, rischiano di compromettere Fiera di Genova, la società pubblica partecipata al 32% dal Comune di Genova che, insieme a Ucina, da 52 edizioni promuove e organizza un evento capace di attrarre a Genova oltre 220.000 visitatori (il 10% dei quali dall’estero), con un indotto per la città di oltre 150 milioni di euro l’anno».

 

«Privare di una sua capacità attrattiva il Salone Nautico – conclude il sindaco – con una concorrenza cittadina che si avvantaggia oggettivamente degli investimenti pubblici senza contribuire a tali sforzi, significherebbe disperdere un fondamentale evento internazionale della nostra città e uno dei momenti di maggior attrazione per appassionati e turisti. Genova deve fare sistema per crescere armoniosamente e non essere vittima di un dumping cannibalizzante che lascerebbe, alla fine, solo sconfitti sul terreno».

 

e.r.

 

(immagine Ansa)

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7 commenti

  1. gianna says:

    il salone nautico paga da sempre tutte i saloni organizzate dalla fiera che sono costantemente in perdita . Le vacche grasse sono finite !!!!

  2. daniele says:

    Ok, Signor Sindaco, preso nota che tiene a cuore il Salone Nautico di Genova.
    Io sono genovese e appassionato di nautica. Indipendentemente dal fatto che possa averla votata o meno, La pregherei cortesemente passare dalle parole ai fatti.
    Lo dico perchè credo che il Salone Nautico, l’evento più importante della città, vada sostenuto dai Genovesi e soprattutto dalle istituzioni.
    Lo dico perchè al contrario sembra che le istituzioni si facciano vedere solo all’inaugurazione (a proposito: chi sarà quest’anno il genio che organizzerà una bella manifestazione per bloccare traffico e creare panico a inzio salone e sfruttarne un po’ la sua mediaticità? Diamo inizio al toto scommesse?) e i genovesi facciano ostruzionismo. Non credo di illuminare nessuno, ma credo sia importante sottolineare che il salone chiude alle 18.30, e ci sono migliaia di persone (operatori e visitatori) che magari anzichè tornare a casa o in albergo vorrebbero anche fare qualconsa no?
    Esempi di fatti concreti da proporre al ns nuovo Sindaco:
    – Organizzare eventi collaterali al Salone nautico – mostre, concerti, spettacoli teatrali ecc
    – Appoggiare e sostenere l’apertura dei negozi fino a tardi (e NON multarli se tengono aperti oltre il dovuto)
    – Sostenere e incentivare i ristoratori genovesi a fare un bel sorriso quando arriva qualcuno e non rispondere agli “ospiti”: “avete prenotatooo?” “ma la cucina chiude alla 10.30”
    – Controllare che gli albergatori evitino di raddoppiare le tariffe la settimana del salone: ma riempire l’albergo non basta?
    – Evitare di mandare squadroni di vigili appositamente a portare via macchine in sosta vietata di turisti / visitatori che non trovano posto dopo 2 ore che cercano parcheggio. A tal proposito vi faccio un esempio per far capire l’assurdità: in via Casaregis, lato mare, c’è un angolo (accanto all’America Bar) dove ci parcheggiano per tutto l’anno: mi dite perchè solo durante la settimana tutti i giorni c’è un carroattrezzi che porta via macchine? E’ questo l’indotto che porta il Salone al comune? Soldi delle multe e per i carroattezzi? Quindi non sto parlando di chiudere gli occhi sempre… ma di tolleranza.
    Per concludere, concordo che tutti i sostenitori del salone (operatori e non) rimangano uniti per il futuro di questa manifestazione.
    Spero Sig. Sindaco legga Liguria Nautica per ragionare su quanto sopra esposto e magari rispondere al mio commento.
    Daniele

  3. l’Ucina dovrebbe proteggere gli associati e non succhiar loro il sangue…
    Invece di spendere soldi in avvocati per denunciare concorrenza parassitaria, faccia l’Ucina un’inchiesta tra gli associati su quanto ha portato il salone 2011, in termini di commesse accertate, agli espositori e ridimensioni i costi di conseguenza. Ad esempio 200.000 visitatori a fronte di 100 barche vendute (ma ci saranno? secondo me no!) significa una redemption inferiore ad un volantino cartaceo sul parabrezza della macchina….troppo poco direi per l’investimento richiesto.

  4. E’ una inziativa vergognosa e scorretta col solo scopo di prendere in mano il Salone e fare fuori Ucina & Comune con falsi scopi umanitari per prendere il giochino in mano , non e’ complicato dare un nome e cognome alla cordata .
    Siamo stufi dei vari Caltagirone & CO.
    Vero e’ che gli attuali gestori del salone hanno il dovere di svecchiare e renderlo piu’ moderno e appetibile ma questa e’ un’altra storia.

  5. Anche io non sono d’accordo con la secessione perché disorienta ancor di più i pochissimi clienti interessati all’acquisto di una barca, ma è pur vero che sino ad oggi la Fiera di Genova e il comune si sono sempre approfittati del trend positivo : alberghi costosissimi, parcheggi a pagamento anche nei weekend, “soprusi” anche da parte dell’organizzazione. Ora la proposta di Mondo Vela cerca di recuperare il perduto, ma ancora non si vede un listino aggiornato all’attuale critica situazione del settore.

  6. silvano says:

    caro sindaco in tutti questi anni avete approfitato del trend positivo che aveva la nautica e mai pensato a fare parcheggi , hotel decenti a prezzi decenti e non radopiarli nel periodo fieristico , viabilita’ ecc… in compenso multe a gogo a qualsiasi a camionisti perche avevano un cm fuori sagoma e sbaglivano strada e altro . ora che siamo nella m… tutti quanti volete andar diffendere la fiera quando potevate fare voi o per chi molto prima.

    la fiera di genova era una mucca per tutti i genovesi…. ora e solo un manzo

  7. Giorgia Gessner says:

    Ritengo assurda oltre ogni limite l’iniziativa di esporre barche contemporaneamente al Salone di Genova e al Marina Genova Aeroporto. . Il pubblico vuole vedere tutto, e poi come si fa con i biglietti? Il visitatore deve pagare due volte? L’esperienza di Barcellona (che comunque non include il problema dei biglietti trattandosi di una sola organizzazione), ha rivelato che il pubblico non ama spostarsi da un sito all’altro. Il salone di Genova è un’eccellenza che non va smembrata.