Il CONI nega l'idoneità sportiva a Pietro Sibello. Il campione: «Consulterò il mio avvocato»
Niente idoneità sportiva a Pietro Sibello, nonostante i pareri medici siano positivi: circa il suo angioma, “nessuna compromissione neurologica”. Lo sfortunato campione ligure saluta le Olimpiadi. Ma consulterà il suo avvocato
Niente idoneità sportiva a Pietro Sibello, nonostante i pareri medici siano positivi: circa il suo angioma, “nessuna compromissione neurologica”. Lo sfortunato campione ligure saluta le Olimpiadi. Ma consulterà il suo avvocato
Ecco una notizia che non avremmo mai voluto pubblicare. Sono passati otto mesi da quando Pietro Sibello è stato costretto a fermarsi per un angioma. Il 32enne velista di Alassio, una delle eccellenze della vela italiana, puntava a Londra 2012 avendo conseguito la qualificazione con il fratello Gianfranco nella squadra azzurra tra i 49er, classe che li vedeva candidati a una medaglia. In palio il riscatto del 4° posto nelle ultime Olimpiadi di Pechino, ma anche un inverno passato a capire cosa si celava dietro ai sintomi di questa malattia congenita. Mesi di riposo e di visite specialistiche con un responso univoco: nessuna compromissione neurologica. Londra 2012 era vicina, mancava solo l’idoneità agonista da parte del CONI.
«Ho appena appreso il verdetto negativo da parte del CONI», scrive il fenomeno alassino in un comunicato stampa diramato ai media. «Aspettavo con fiducia questa decisione, cruciale per la mia carriera di atleta, ma anche decisiva per la mia persona. Dopo aver ricevuto tanti pareri positivi da parte di Professori Specialisti in materia e medici sportivi sia in Italia che all’estero, sono profondamente amareggiato da questa totale chiusura da parte del CONI. Sono stato particolarmente ferito dal fatto che non sono stati presi in considerazione i certificati medici comprovanti la mia idoneità. Ho ricevuto un secco NO. Chiedo che siano valutati i pareri che arrivano da luminari della medicina e sono pronto ad assumermi qualsiasi responsabilità. Vorrei che facessero altrettanto anche coloro che rappresentano il nostro sport, che tanto amiamo. Mi riservo di consultare il mio avvocato per vedere se ci sono le possibilità di intraprendere le vie legali». Il fratello Gianfranco, nelle acque di Weymouth, si presenterà in coppia con il palermitano Giuseppe Angilella, designato dal CONI per sostituire Pietro.
Forza Pietro, siamo con te! Sei un esempio per tutti gli sportivi e siamo certi che non mollerai facilmente!
Argomenti: Daily Nautica
Un angioma può non permettere l idoneità sportiva agonistica sulla base delle sue dimensioni della localizzazione e quindi sul eventuale rischio di rottura. Sono un medico legale se avete bisogno sono a disposizione per una valutazione senza alcun interesse. Saluti