14 marzo 2023

Debutto per “Aquila 42 Yacht”, il catamarano a motore di 12 metri da allestire come si vuole

14 marzo 2023

Con Rent-to-Buy il cliente può utilizzare Aquila 42 Yacht per 12 settimane all’anno e diventarne l’armatore dopo 7 anni versando una fee di ingresso del 20-30% ed un canone mensile

Debutto per “Aquila 42 Yacht”, il catamarano a motore di 12 metri da allestire come si vuole

Con Rent-to-Buy il cliente può utilizzare Aquila 42 Yacht per 12 settimane all’anno e diventarne l’armatore dopo 7 anni versando una fee di ingresso del 20-30% ed un canone mensile

4 minuti di lettura

Dopo il debutto mondiale, avvenuto al recente Miami International Boat Show, si dovrà attendere il Cannes Yachting Festival di settembre per ammirare dal vivo il nuovo Aquila 42 Yacht.

Si arricchisce così la proposta del brand statunitense Aquila Power Catamarans, commercializzato e assistito in Italia da FC-Yacht, azienda del gruppo Free Charter di Cagliari, leader nel noleggio di barche a motore con un’ampia offerta di soluzioni da 8 a 24 metri.

Nato dalla partnership tra Sino Eagle Group e MarineMax, Aquila Power Catamarans propone una completa gamma di catamarani a motore da 28’ a 70’ esclusivi nelle finiture e nella costruzione quanto esuberanti nelle prestazioni.

COME UN MEGAYACHT

Disegnato dal noto studio francese VPLP, il nuovo Aquila 42 Yacht propone, in poco meno di 13 metri di lunghezza, un’abitabilità impensabile su barche monocarena sotto i 50’.

Ma quello che distingue ulteriormente Aquila 42 Yacht dagli altri competitor – sottolinea Carlo Orione, amministratore delegato di FC-Yacht – è il design e la qualità delle dotazioni e dei materiali che lo avvicinano ai motoryacht di fascia alta. Tutto è stato pensato per essere elegante e al contempo comodo, basti pensare che la larghezza è di 6,40 metri, solo un metro in meno dell’Aquila 54, di 12 piedi più lungo“.

Il profilo dell’Aquila 42 Yacht si mostra ben bilanciato, pur con la presenza del flying bridge. Con i suoi 12,64 metri di lunghezza per 6,40 metri di larghezza, Aquila 42 Yacht offre una notevole abitabilità anche grazie ai tre allestimenti proposti: sul ponte inferiore possono essere ricavate 2, 3 o 4 cabine. La prima soluzione prevede due grandi suite con zona studio e ampio bagno più una “utility cabin” a prua, mentre nella versione a tre cabine in questa zona è allestita una cuccetta doppia.

La motorizzazione è affidata ad una coppia di Volvo Penta D4 da 230 cv l’uno, con, in alternativa, gli stessi motori nella versione da 300 cv. La trasmissione è invece un’affidabile linea d’asse.

DUE DINETTE ALL’APERTO

Negli spazi comuni, il grande living praticamente a tutto baglio sfrutta al meglio la larghezza di questo catamarano. La cucina si trova a poppavia, tra la dinette coperta e quella aperta in pozzetto. Da qui una comoda scala porta al fly con ampi spazi vivibili e la postazione di guida.

Due dinette aperte su una barca di 12,64 metri sono un’autentica rarità – fa notare Carlo Orione – ideale, per esempio, nelle giornate ventose dove pranzare sul fly non è consigliabile. Sono convinto che anche nel Mediterraneo Aquila 42 incontrerà l’apprezzamento che sta già conquistando negli States, è un ottimo progetto e poi gode di tutte le prerogative dei modelli Aquila Power Catamarans: qualità dei materiali e loro lavorazione ai massimi standard, una cura maniacale nelle finiture e nelle dotazioni e prestazioni in mare di livello assoluto“.

CON RENT-TO-BUY AQUILA 42 YACHT È UN SOGNO REALIZZABILE

Se l’investimento iniziale per l’acquisto di una barca e i costi di gestione sono un freno per molti potenziali armatori, la formula Rent-to-Buy è stata pensata proprio per superare queste titubanze. In pratica si versa un anticipo pari al 20-30% del prezzo d’acquisto e ci si impegna a pagare un canone mensile che dà diritto all’utilizzo della barca per 12 settimane all’anno, con la possibilità, dopo sette anni, di diventarne l’armatore a tutti gli effetti.

Nei mesi nei quali la barca è disponibile sarà cura di Free Charter, la società di cui FC-Yacht fa parte, noleggiarla in modo da far fronte anche alle spese di ormeggio, manutenzione e assicurazione. L’obiettivo è quindi duplice: non solo abbattere l’investimento iniziale ma anche sollevare l’armatore da tutte le spese di manutenzione, avendo però la disponibilità della sua futura barca per un congruo periodo durante l’arco dell’anno.

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