Il racconto concitato della Palermo-Montecarlo su un First 40.7
Il nostro Mauro Giuffré ha partecipato alla Palermo-Montecarlo 2012 (500 miglia di regata) a bordo del First 40.7 "Cattivik", chiudendo in seconda posizione dietro "WB Five". Il suo racconto della regata!
Il nostro Mauro Giuffré ha partecipato alla Palermo-Montecarlo 2012 (500 miglia di regata) a bordo del First 40.7 "Cattivik", chiudendo in seconda posizione dietro "WB Five". Il suo racconto della regata!

I giorni precedenti la partenza sono stati un vero e proprio tour de force per preparare la barca, con Cattivik che esce a lucido dal cantiere solo il 14 agosto: quattro giorni per prepararla alla battaglia, una corsa contro il tempo. Luci, dotazioni di sicurezza, drizze, vele, sono tantissimi i particolari da curare prima della partenza di una regata di circa 500 miglia, dove la preparazione della barca conta tanto quanto quella dell’equipaggio. Il 15 agosto al posto di fare festa in spiaggia siamo a mare a provare le vele nuove; il 16 chiudiamo terzi il warm up nel Golfo di Mondello anche se la velocità della barca non ci entusiasma, restiamo quindi in mare a lavorare sull’assetto dell’albero e poi a terra a perfezionare alcune regolazioni. Il 17 agosto è giorno di cambusa: 20 casse d’acqua, è in arrivo Caligola o chi per lui, scatolame, cibi proteici e sali minerali sono alla base delle nostre scorte. Per la scelta delle vele tra quelle stazzate optiamo per tre genoa: light, medium-light e heavy, più un fiocco olimpico steccato, oltre alla tormentina che è obbligatoria. Per le andature portanti si sceglie di imbarcare due spinnaker, S1 e S2, il meteo da poco vento e uno spi pesante non sarà necessario. Meglio imbarcare due asimmetrici, l’A0 più un piccolo gennaker dal tessuto leggerissimo, vela quest’ultima che si rivelerà fondamentale durante la regata.
Il 18 agosto alle ore 12 da Mondello prende il via la dodicesima Palermo-Montacarlo sotto un levante allegro intorno ai 10-12 nodi che spinge velocemente la flotta fuori da Capo Gallo, doppiato il quale iniziano le prime scelte tattiche. La flotta si spacca, con un gruppo, guidato dall’X41 WB Five, che opta per una rotta più a ponente, e un altro, dove si trova Cattivik, che preferisce tenere una rotta più diretta verso le Bocche di Bonifacio. Nel gruppo ORC la concorrenza non manca: oltre a WB Five a renderci difficile la vita ci sono il forte Comet 41s Prospettica, il First 40 Cochina, il Comet 45 ITA 15870, l’X40 Pita Maha, il Rimar 41.3 Cattiva Compagnia, l’avveniristica Foiled!, il First 40.7 Fishbone, tutte barche che possono dire la loro in classifica. Il caldo è terribile e il vento nei primi due giorni è sempre intorno ai 5-6 nodi con ampie zone di bonaccia: la vita a bordo non è semplice.

Il quarto giorno, a poco più di 50 miglia da Montecarlo il tracking della regata ci assegna per la prima volta la leadership in tempo compensato e da quel momento inizia un finale di regata al limite col thriller. Per i primi due posti è lotta tra noi e WB Five, con l’X 41 che rallenta in avvicinamento a Montecarlo perdendo miglia su miglia. Alle 17 del 22 agosto scendiamo sotto spinnaker a 4 nodi e teniamo ancora la testa della regata. Al tramonto arriva l’ennesima bonaccia, mentre WB Five avanti riprende a camminare e si trova a meno di 10 miglia dal traguardo mentre a Cattivik ne mancano circa 20. Poco prima delle 23 ci arriva la notizia dell’arrivo dell’X41: secondo i nostri calcoli abbiamo tempo fino alle 3 di notte per coprire le ultime 16 miglia che ci separano dal traguardo e ottenere la vittoria in tempo compensato.
Gradualmente si stende un leggero sudovest e Cattivik si lancia sotto spinnaker per la volata finale. A bordo nessuno fiata e l’unica frase che si sente è: “Quanto manca? Che ore sono?”. Alle 2 di notte, 2.80 miglia dal traguardo, siamo ancora in testa e avanziamo tra i 5 e i 6 nodi. Poi il vento diminuisce e a 1,5 miglia dall’arrivo cessa del tutto quando abbiamo a disposizione un piccolo capitale di quasi tre quarti d’ora per tagliare la linea. Il resto lo fa la corrente che inesorabile ci spinge verso ovest peggiorando la situazione della bonaccia.

Manfredi Miceli (armatore), Maurizio D’Amico (skipper), Alessandro Candela (skipper), Luca Caruso (prodiere), Gabriele Amico (prodiere), Virgilio Caleca (tailer), Ruggero Bellucci (tailer), Mauro Giuffrè (tailer), Dodò Zanforlin (tailer).
Mauro Giuffè
Foto: A. Carloni/CVS (1,2,5), Mauro Giuffré/Liguria Nautica (3,4)
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Argomenti: Daily Nautica, foto-&-video, vela


