Il RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, ha assegnato il certificato di classe alla prima imbarcazione di una flotta senza equipaggio, appartenente a RC Dock, società specializzata nell’automazione navale.

Le imbarcazioni senza equipaggio rappresentano un nuovo traguardo per il settore marittimo e RC Dock è nota per l’applicazione delle tecnologie più innovative a supporto dell’industria navale, come i mezzi di superficie senza equipaggio (Unmanned Surface Vessels – USV) e i relativi sistemi di lancio e di recupero, a cui si aggiungono le banchine automatizzate per il loro ormeggio e rifornimento.

Attualmente sono in costruzione altre 19 unità, che potranno operare fino a 200 miglia dalla costa conducendo sia ispezioni offshore e sottomarine che attività di manutenzione e riparazione.

Le workboat di RC Dock, denominate “Marip” (Marine Autonomous Robotic Intervention Platform), sono infatti progettate per raccogliere dati relativi alla batimetria, al livello di inquinamento, alle correnti, alle condizioni del fondale, al meteo e alla migrazione dei volatili, nonché per svolgere il pattugliamento delle coste al fine di rilevare eventuali attività illecite come la pirateria e il traffico illegale di sostanze e materiali.

Queste imbarcazioni, di circa 12 metri di lunghezza, saranno gestite a distanza da una sala di comando centrale (attualmente situata a Ijmuiden, nei Paesi Bassi) o da un centro di controllo remoto e mobile che potrà trovarsi in qualsiasi parte del mondo, e saranno monitorate 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 da un comandante e da un team specializzato.

“Le navi autonome controllate da remoto – spiega Guido Garufi, Business Development Manager per il Benelux e la Francia settentrionale di RINA – sono ampiamente riconosciute come il futuro per molte aree del trasporto marittimo. Questa prima approvazione rappresenta un passo importante nella direzione di un sempre più ampio utilizzo. Si tratta di un progetto innovativo in cui abbiamo lavorato a stretto contatto con RC Dock e le Autorità marittime e un tema fondamentale toccato dal progetto è senza dubbio la sicurezza informatica, che è stata analizzata e gestita al pari di tutti gli aspetti della sicurezza in mare”.

“Per lo svolgimento di alcune attività – sottolinea Ronald J. Kraft, direttore e fondatore di RC Dock Engineering BV – la navigazione e l’operazione di mezzi controllati da remoto hanno degli indubbi vantaggi. Nei casi in cui vanno eseguite attività semplici ma che implicherebbero una lunga permanenza in mare, l’automazione aumenta significativamente la sicurezza e rimuove il rischio per la vita umana”.

“Le workboat – prosegue Kraft – possono inoltre operare in qualsiasi momento del giorno e nella maggior parte delle condizioni. Ciò significa che non sarà più necessario avere a bordo un equipaggio completo. Le persone potranno lavorare a terra in condizioni ancora più sicure ed essere formate per arricchire le loro competenze, in linea con l’evoluzione del settore”.

“Siamo entusiasti – conclude il fondatore di RC Dock – di questo progetto e apprezziamo il supporto professionale e l’esperienza degli esperti RINA. Questo è solo un inizio per le operazioni marittime senza equipaggio e controllate a distanza ma ritengo sia una modalità di lavoro che continuerà a crescere anche in altre aree dell’industria”.