La nautica italiana continua a volare: nel 2022 crescita tra il 15 e il 20%
La nautica da diporto si distingue ancora una volta come uno dei settori trainanti del Made in Italy
La nautica da diporto si distingue ancora una volta come uno dei settori trainanti del Made in Italy
La nautica italiana continua a crescere, raggiungendo un valore complessivo della produzione di nuove imbarcazioni di 3,6 miliardi di euro nel 2021, con un incremento del 34% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dallo studio “The state of the art of the global yachting market”, elaborato da Deloitte per Confindustria Nautica,
Pari al 2,9% è invece il contributo del settore al Pil, un dato che conferma la crescente importanza e competitività dell’industria nautica italiana e la forte fase espansiva dell’intero comparto. Nello specifico, il report di Deloitte, che è presentato nella sede di Borsa Italiana a Milano, offre una panoramica sul dimensionamento e l’evoluzione del mercato retail della nautica da diporto a livello globale, analizzando i diversi segmenti di business, le performance economiche e il posizionamento competitivo dell’industria nautica italiana nel mondo, il livello di concentrazione del comparto connesso alle operazioni di M&A e le prospettive previste per i prossimi anni.
Sempre dallo studio è possibile constatare come, a livello internazionale, il settore della nautica da diporto abbia registrato un grande fermento imprenditoriale, con oltre 300 operazioni di M&A realizzate nel corso degli ultimi 2 anni: un numero che conferma il dato di grande dinamismo e trasformazione a livello di assetto industriale e finanziario.
Il mercato globale
Nel 2021 il valore del mercato mondiale della cantieristica nautica è stato di 52 miliardi di euro. Circa il 60% (29,2 miliardi) ha riguardato la produzione di nuove imbarcazioni, che è cresciuta del +10,7% rispetto al 2020 (+10,1%), a dimostrazione di una grande resilienza all’impatto della pandemia.
A rappresentare il mercato delle nuove costruzioni sono soprattutto le imbarcazioni a motore (circa il 90%), mentre dal punto di vista territoriale il Nord America e l’Europa (circa il 70%). Senza contare che il settore dei superyacht ha registrato la consegna di 160 unità sopra i 30 metri e un portafoglio ordini di ben 509 unità, per un valore complessivo di 14,4 miliardi di euro.
Il mercato italiano
Nel 2021 la produzione dei cantieri italiani ha raggiunto il valore di 3,6 miliardi di euro (+34% rispetto al 2020) e sono aumentate le esportazioni (+34,7%). Il nostro Paese è stato il secondo al mondo per produzione, con una quota di mercato pari a circa il 12%.
Rispetto al mercato globale, i cantieri italiani si concentrano principalmente sulla produzione e sulla vendita di imbarcazioni di grandi dimensioni. L’Italia rappresenta infatti il primo Paese all’interno del portafoglio ordini globale di superyacht in termini di quota (circa 49%) e di crescita storica. Inoltre è leader di mercato nella produzione di yacht dai 30 agli 60 metri, detenendo un posizionamento consolidato sui superyacht semi-custom con una lunghezza media pari a 43 metri circa.
Outlook di mercato
La produzione della cantieristica italiana nel 2022 è stimata in circa 4,1/4,3 miliardi di euro, con un’aspettativa di crescita a livello globale a doppia cifra (+15%/+20%), trainata dal segmento motore (inboard e outboard), anche grazie agli ordini raccolti negli anni precedenti.
Secondo un’indagine di mercato Deloitte sui cantieri associati a Confindustria Nautica, il segmento entrobordo registrerà i tassi di crescita più elevati nel breve periodo, mentre le imbarcazioni tra gli 80 e i 150 piedi dovrebbero guidare il mercato in termini di crescita futura, seguite dalle unità tra i 40 e i 60 piedi. A livello geografico, poi, si prevede che Europa e Nord America guideranno la crescita nel 2022 e nel 2023, con il Nord America che registrerà una crescita più intensa nel lungo periodo.
“Nel complesso – afferma Tommaso Nastasi, Senior Partner e Value Creation Service Leader di Deloitte – emerge un mercato mondiale in espansione, con un’industria nautica che si è lasciata pienamente alle spalle le difficoltà degli anni precedenti. L’Italia è la seconda industria a livello mondiale e in Italia le nostre imprese stanno vivendo un momento di forte dinamismo e sono leader mondiali nella produzione dei superyacht”.
“Con questo studio – sottolinea Nastasi – ci siamo posti l’obiettivo di fornire un inquadramento globale dell’industria nautica per la comunità finanziaria, tracciando una panoramica dello stato attuale del settore e soprattutto le prospettive di sviluppo e sfide competitive per i prossimi anni”.
“La nautica da diporto italiana – spiega Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica – si distingue una volta di più come uno dei settori trainanti del Made in Italy. Fra le economie del mare, l’industria nautica è il comparto che nel 2021 è cresciuto più di tutti gli altri, con il migliore incremento di fatturato di sempre, +31%, registrando il record storico di export e un aumento del 10% degli addetti diretti”.
“Il vento in poppa – conclude Cecchi – è soffiato anche nel 2022 e continua tuttora, soprattutto grazie all’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica e all’abilità dei nostri imprenditori, che hanno saputo navigare abilmente nei complessi scenari economico-politici di questi ultimi anni”.
Argomenti: Daily Nautica