15 aprile 2013

Camogli, subacqueo trentino disperso. Continuano le ricerche

15 aprile 2013

Paolo Furlan, il subacqueo di 36 anni, dalla provincia di Trento, è disperso da sabato mattina: una donna, sua compagna di immersione si è accorta che l’uomo non era risalito in superfice e sono scattate le ricerche, che ormai durano da tre giorni

Paolo Furlan, il subacqueo di 36 anni, dalla provincia di Trento, è disperso da sabato mattina: una donna, sua compagna di immersione si è accorta che l’uomo non era risalito in superfice e sono scattate le ricerche, che ormai durano da tre giorni

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È il secondo incidente subacqueo nelle acque genovesi nel giro di un mese, che, come appassionati di mare e subacquei, siamo costretti a documentare per volere di cronaca. Paolo Furlan, 36 anni, ragioniere di Mezzocorona, in provincia di Trento, sabato mattina si era immerso insieme a una comitiva di subacquei esperti e professionisti, con brevetto avanzato, in prossimità della baia di San Fruttuoso, nelle acque del Parco di Portofino e non ha più fatto ritorno in superficie, le ricerche sono arrivate la terzo giorno, senza dare alcun esito.

 

Per ragioni ancora ignote, l’uomo è scomparso alla vista dei compagni, precisamente, la donna, sua compagna di immersione, non l’ha visto risalire insieme a lei sulla superfice, ha dato immediatamente l’allarme e sono scattate subito le ricerche.

I sommozzatori dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Genova hanno operato dalle primissime luci dell’alba, sino a pomeriggio avanzato, in lungo e in largo la baia, fin dove il mare raggiuge la profondità di 50 metri.  Non è servito neanche l’impiego di due elicotteri, che dall’alto hanno scandagliato la costa, del sub ancora nessuna traccia.

 

G.S.

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2 commenti

  1. Davide Uboldi says:

    Ennesima tragedia. Sentite condoglianze alla famiglia e agli amici.

    Ogni volta che accadono questi incidenti dico sempre la stessa cosa. Il rapporto di coppia nella subacquea è fondamentale, poi a volte non c’è niente da fare, a il TUO COMPAGNO PUO’ FARE DAVVERO LA DIFFERENZA.

    Sarà che ho ottimi istruttori e compagni di immersione, sarà che faccio spesso (quasi sempre) immersioni al lago, ma ho preso come sana abitudine di stare molto vicino al mio compagno di immersione, sia che faccio immersioni al lago sia al mare con 30 metri di visibilità.

    L’ultima immersione ci sono stati dei momenti che non si vedeva oltre al metro di visibilità, nemmeno con la torcia.

    Anzi spesso i miei istruttori e giustamente mi fanno notare di stare perfettamente paralleli al proprio compagno a distanza max due metri se la visibilità è superiore a 10 se inferiore a un metro di distanza.

    Sarò paranoico, boh forse, però nonostante la subacquea sia uno sport estremamente sicuro se si seguono le giuste regole, l’incidente può purtroppo accadere, e allora la differenza la fa la tua esperienza e IL TUO COMPAGNO.

    Ancora sentite condoglianze.

  2. Paolo says:

    E’ una tragedia. 36 anni.
    Il Mar Ligure è sempre alto mare anche sottocosta. E’ un mare bello ma difficile. Sempre. Un po’ come il Monte Rosa, montagna apparentemente facile su cui però “inspiegabilmente” sono morti in tanti.
    Non sarà qui il caso, ma poi ho notato che spesso non si fa attenzione alla digestione…. ho visto sub fare colazione un’ora prima dell’immersione…. e il mar Ligure, di questi tempi, è freddo, molto freddo …