SFIDE: colpi di scena alla Transat Jacques Vabre
Dopo i primi 6 giorni di mare, i 44 equipaggi della Transat Jaques Vabre 2013 hanno avuto già molte avventure.
Dopo i primi 6 giorni di mare, i 44 equipaggi della Transat Jaques Vabre 2013 hanno avuto già molte avventure.
Erano partite giovedì da Le Havre sotto un cielo grigio e un vento pungente le 44 barche iscritte alla Transat Jacques Vabre 2013, il cui waypoint finale è Itajii, in Brasile.
I primi giorni di regata sono stati impegnativi, con un passaggio del Golfo di Biscaglia che era ancora parecchio “arrabbiato”, con venti fino a 40 nodi e mare molto formato. I MOD 70 in gara hanno “staccato” dopo poco il resto della flotta e i 26 Class 40 hanno fatto scalo tecnico a Roscoff il giorno dopo la partenza, per lasciar passare la perturbazione che spazzava Capo Finisterre, ripartendo nella giornata di domenica.
Purtroppo in una regata così impegnativa, le rotture sono state importanti e gli abbandoni già numerosi: sabato è stato il turno del Multi 50 Maitre Jacques, che mentre navigava con circa 25 nodi e mare formato, ha subito una rottura dello scafo di sinistra. Poi è stato il turno del Class 40 Marie Galante, che ha avuto problemi al boma, mentre lunedì si è assistito alla prima scuffia del Multi 50 Arkema, a Ovest di Cascais, per fortuna senza danni per l’equipaggio. Lunedì è stata una brutta giornata anche per il Class 40 1128 di Gaetano Mura e il suo co-skipper Sam Manuard: nella notte l’albero è uscito dal piede, ma i due skipper sono riusciti a rimetterlo a posto e continuare la navigazione verso La Coruna per riparare i danni.
L’altro equipaggio italiano in gara fra i Class 40, Fantastica, di Pietro D’Alì e Stefano Raspadori, si mantiene in 20esima posizione, mentre l’IMOCA 60 Team Plastique di Di Benedetto e Monaco, è in 9 posizione. Anche il Multi 50 Rennes Métropole con a bordo il sardo Andrea Mura, cammina veloce.
Francesca Pradelli
Argomenti: Daily Nautica