Ritardi sui sistemi telematici: perché il Governo non accorcia i tempi?
Un'interrogazione di due senatori PD nei confronti del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi lancia l'allarme sulla lentezza dell'informatizzazione dei registri
Un'interrogazione di due senatori PD nei confronti del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi lancia l'allarme sulla lentezza dell'informatizzazione dei registri
I senatori del PD Raffaele Ranucci e Marco Filippi hanno promosso un’interrogazione nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, a proposito dei ritardi sull’attuazione del sistema telematico centrale approvato con la legge di stabilità del 2013. Un sistema che, a nostro avviso, snellirebbe la burocrazia e eviterebbe i fastidiosi controlli in mare e in banchina spostando il monitoraggio sulle possibili evasioni o irregolarità a monte.
Come ricorderete, l’accelerazione sull’informatizzazione dei registri è la domanda n.4 che abbiamo rivolto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma tra i nostri quesiti ce n’era anche uno, la domanda n. 9, che riguardava proprio la nomina di Maurizio Lupi come ministro.
Condividiamo pienamente la richiesta di chiarimento da parte dei due senatori del Partito Democratico. Ci sfugge però la dinamica politica della questione. Sembra infatti abbastanza surreale che la questione arrivi da due senatori del PD, principale partito di governo il cui segretario è lo stesso Presidente del Consiglio Renzi che ha stretto alleanza con il Nuovo Centro Destra, dal quale è stato pescato, o ripescato a seconda dei punti di vista, il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
Continueremo a monitorare la situazione analizzando ogni mossa del governo Renzi, nella speranza di rintracciare iniziative positive, ma fino ad ora segnaliamo solo il silenzio del Presidente del Consiglio sui nostri quesiti e la richiesta di chiarimento dei senatori PD nei confronti di un ministro del proprio governo.
Argomenti: Daily Nautica
Che bella trovata, ancora burocrazia.
Basta!!!!!!!
Ma Voi Pensate Questo, Gli Ammiragli Stanno cercando di Salvare le Loro Navi e iLoro Militari , INVENTANDOSI IL ”MARE NOSTRUM”
Spreco di Miliardi di Euro ,
Con Questi Soldi Potevano Salvare la Nautica Italiana,
E PAGARE ” ALTRI PER TRASCRIVERE I DIPORTISTI AL COMPUTER”
Mentre L’Italia ha paura della Guardia di Finanza , Le Guardie Costiere e Mare Nostrum
LECIFERANO..
QUESTA E LA VERA VERGOGNA IN ITALIA..
E’ la solita storia del Bollino blu e delle mille altre balle che sentiamo da decenni.
Il fatto è che dietro alle inefficienze c’è sempre chi ci guadagna : milioni di euro per un sistema telematico centrale per gestire 100.000 dati che starebbero tranquillamente in un tablet. Marche da bollo e richieste assurde che ti costringono a rivolgerti ad agenzie di pratiche nautiche “ben introdotte” per poter andare in mare.
Il sistema deve essere smontato completamente e ricondotto agli standard europei.
Punto.