31 agosto 2023

A Venezia torna a sfilare sul Canal Grande la Regata Storica

31 agosto 2023

Domenica 3 settembre Venezia celebrerà con il tradizionale corteo acqueo la conclusione della stagione remiera

A Venezia torna a sfilare sul Canal Grande la Regata Storica

Domenica 3 settembre Venezia celebrerà con il tradizionale corteo acqueo la conclusione della stagione remiera

4 minuti di lettura

A Venezia la prima domenica di settembre, nell’antica laguna dei Dogi, è il tradizionale giorno della Regata Storica, la popolare festa sul Canal Grande che saluta la fine dell’estate e che rappresenta il clou delle competizioni remiere delle società di voga di Venezia e terraferma.  

Il programma completo della più importante e sentita manifestazione sportiva e culturale cittadina prevede una serie di anticipazioni come il “Disnar per la Storica”, una cena popolare organizzata dai club remieri in vari campielli della città e la tradizionale Benedizione dei Gondolini, dove vengono sorteggiati i colori della barche e vengono presentati alla cittadinanza i regatanti e gli equipaggi.

Ma la vera festa comincerà domenica 3 settembre alle 16, con la scintillante sfilata del Corteo Storico che ricorda lo Sposalizio del Mare, quando il Doge a bordo del Bucintoro gettava un anello prezioso in mare in una sorta di cerimonia di nozze tra Venezia e l’Adriatico. Il coloratissimo corteo composto da gondole, imbarcazioni addobbate per ricordare varie rievocazioni storiche della Serenissima con a bordo figuranti in costume, e tradizionali barche messe a disposizione dalle associazioni remiere di voga alla veneta, partirà dal Bacino di San Marco per percorrere l’intero Canal Grande.

Ma, più che il corteo, a catturare l’attenzione dei veneziani e degli sportivi appassionati di voga alla veneta sono le regate. In  particolare quella degli uomini su gondolini (una sorta di gondola più slanciata e più adatta alle gare) a due remi, e delle donne su mascarete (altra tradizionale barca lagunare molto leggera), sempre a due remi. A queste si accompagna la regata dei giovanissimi su pupparini (sorta di mascareta con la poppa rialzata) a due remi, e delle caorline (pesanti barche da pesca in laguna) spinte da un equipaggio di sei rematori. 

Ma quando è nata la Regata Storica? Ai tempi della Serenissima venivano organizzate gare e manifestazioni sportive per festeggiare i nuovi Dogi o per celebrare qualche conquista o per omaggiare l’arrivo di re, regine o altri ospiti illustri, ma nessuna di queste gare aveva una cadenza periodica. La prima regata moderna, che era stata chiamata “corsa di barchette lungo il Canal Grande”, è stata organizzata durante la dominazione austriaca, nel 1841. La festa ebbe un tale successo che fu riproposta l’anno dopo e l’anno dopo ancora, e così via, sino al 1899 in cui le venne assegnato il nome di Regata Storica.

Le gare, che all’epoca erano riservate solo agli uomini, si sono sempre svolte nel Canal Grande, tranne che nell’anno 1884 in cui la Storica si trasferì a Torino per celebrare l’Esposizione Internazionale. Ma, per il resto, il percorso è rimasto sempre lo stesso: si parte dai Giardini e si entra in Canal Grande, le imbarcazioni fanno dietro front al “paleto” in rio della Crose – come dire “il giro di boa”, il momento più emozionante della gara – e vanno a tagliare il traguardo alla “Machina”, un imbarcadero provvisorio allestito davanti a Ca’ Foscari.

I vivaci colori delle barche, in netto contrasto col lugubre nero delle gondole, sono gli stessi dal 1892: bianco, marrone, rosa, celeste, verde, viola, canarino, rosso e arancio. Ad ogni regata, però, gondolini, pupparini e le altre barche in gara vengono ridipinte con colori sorteggiati a caso per non alimentare le voci di barche o colori fortunati o sfortunati. 

Il numero delle barche in gara, invece, è cambiato più volte nel corso degli anni. Nel 1841 la “corsa di barchette” era composta da 8 gondolini. Negli anni successivi si scese a 7, poi a 9 e ancora 8. Solo nel 1875 si stabili definitivamente che una regata di voga alla veneta deve essere composta da 9 imbarcazioni. Da allora, se si organizza una sfida con meno o più barche, è obbligatorio chiamarla “gara” e non “regata”. 

I colori della bandiere con cui vengono premiati i vincitori, sono gli stessi dall’anno dell’Unità d’Italia: rosso per il primo, bianco per il secondo, verde per il terzo (i tre colori della bandiera nazionale) e azzurro per il quarto che era il colore di Casa Savoia.Andar in bandiera”, a Venezia ha lo stesso significato di aver conseguito una vittoria. Magari, alle triangolari bandiere di stoffa, qualche regatante preferirebbe ancora quel sacchetto pieno di ducati appeso alla rastrelliera della “Machina” che il primo vogatore a tagliare il traguardo strappava e si portava a casa. Ma non sono più quei tempi, ormai.  

 

Foto di Copertina di Hervé Simon 

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