Timone Yachts Group, dopo il successo ottenuto a Cannes, ha partecipato al Salone Nautico di Genova con tre modelli prestigiosi del brand Azimut: il 60 Magellano, il 72 Fly e il Verve 48. “Hanno avuto grandi apprezzamenti a Cannes – ha spiegato Luigi Gambelli, presidente di Timone Yachts Group – e naturalmente li abbiamo riproposti a Genova in occasione di uno degli eventi più significativi non solo in Italia ma nel mondo”.

Il 60 Magellano, l’ultimo crossover nato in casa Azimut, ha un’innata attitudine per l’avventura e le lunghe navigazioni, come evoca il nome della gamma, omaggio al noto esploratore. Il 72 Fly, invece, è pura tecnologia al servizio dello stile, con configurazione e décor interno ed esterno a scelta dell’armatore, mentre il Verve 48 è il primo yacht fuoribordo di 15 metri sportivo ed elegante che garantisce grandi prestazioni.

“Siamo molto soddisfatti – ha sottolineato Gambelli – di poter lanciare il Verve 48 sul mercato europeo e italiano al Salone di Genova, essendo una barca che nasce per il mercato americano ma che inizia ad avere una grande richiesta anche in Europa. Come Timone siamo convinti di poter coprire segmenti importanti di mercato, grazie a questo modello così particolare e suggestivo che indica l’identità e la sportività dell’armatore e di chi acquisterà questo modello. Timone Yachts Group è sempre più vicino al cliente. Lo dimostra nel quotidiano e in appuntamenti di prestigio come quello di Genova”.

La società marchigiana si conferma quindi una vera e propria “sartoria” della nautica di lusso. “Da sempre – ha concluso il presidente di Timone Yachts Group – siamo molto attenti e vicini alle esigenze espresse dai nostri clienti e da questa stagione dedicheremo loro ancora più tempo a bordo delle imbarcazioni. Siamo e saremo sempre di più in sinergia con il compratore, che, vivendo qualche ora insieme a noi all’interno dello yacht, potrà apprezzarne tutti i dettagli e gli spazi e comprendere se quello in cui è salito può rappresentare il suo ideale di yacht. Tutto questo conferma come il Gruppo Timone sia in grado di ‘prendere le misure’ e possa agire come un autentico ‘sarto’ della barca da acquistare, creando una sorta di atelier dello shipping”.