Volvo Ocean Race: il clamoroso naufragio di Team Vestas Wind
L'equipaggio abbandona la barca sul reef, tutti salvi, resta da capire la dinamica di un incidente clamoroso nella più professionale e tecnologica delle regate oceaniche
L'equipaggio abbandona la barca sul reef, tutti salvi, resta da capire la dinamica di un incidente clamoroso nella più professionale e tecnologica delle regate oceaniche

La danese Team Vestas Wind, guidata dallo skipper australiano Chris Nicholson, ha urtato il reef Cargados Carajos Shoals, 215 miglia a NE di Mauritius, durante la seconda tappa della Volvo Ocean Race da Cape Town a Abu Dhabi. La barca è rimasta incagliata sui coralli, dai primi racconti dello skipper australiano si apprende che i timoni e la chiglia sono distrutti. L’equipaggio ha abbandonato la barca notte tempo, rifugiandosi sulle zattere, mentre Team Alvimedica in stand by a un miglio di distanza sorvegliava sull’operazione pronti a intervenire. Un mezzo della locale Guardia Costiera ha poi preso in carico l’equipaggio trasportandolo su una delle isole Cargados, in attesa del trasferimento a Mauritius. Alvimedica ha poi ripreso la sua rotta.
La situazione della barca è disperata, il recupero logisticamente è molto complesso e l’entità dei danni fa pensare che un ritorno alla regata sia al momento quasi impossibile. Ciò nonostante verrà tentato il tutto e per tutto, con lo shore team Volvo Ocean Race e gli uomini di Vestas. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, quando verranno anche diffusi i video dell’incidente girati a bordo di Vestas dall’onboard reporter Brian Carlin.
Restano da capire le dinamiche dell’accaduto: difficile pensare a scenari differenti dal semplice e crudo errore umano. La responsabilità di Nicholson e del navigatore olandese Wouter Verbraak potrebbero essere importanti.
La regata intanto va avanti, guidata da Abu Dhabi/Azzam, seguito a breve giro da Brunel e Dongfeng, con Mapfre che dopo avere tenuto la leadership ha deciso per una rotta a est molto rischiosa in cerca dell’Aliseo.
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race, vela























boh. Mi ricorda quando per pura passione frequentavo le gare motociclistiche nel deserto: sarebbe stato come centrare nel Tenerè un tram sbucato all’improvviso da dietro il niente.
Domanda da neofita assoluto:ma le C-Maps o le carte nautiche li riportano di solito questi incubi posti mezzo metro sotto il pelo d’acqua?
Comunque la vedo dura per Nicholson.