Venezia, carnevale di protesta contro le Grandi Navi
La Carnival Parade, organizzata dal Comitato No Grandi Navi, prevede una singolare sfilata di navi "allegoriche" attraverso il Canal Grande ma anche una serie di incontri e iniziative contro l'inquinamento prodotto dai fumi delle grandi navi e contro il progetto dello scavo del canale Contorta.
La Carnival Parade, organizzata dal Comitato No Grandi Navi, prevede una singolare sfilata di navi "allegoriche" attraverso il Canal Grande ma anche una serie di incontri e iniziative contro l'inquinamento prodotto dai fumi delle grandi navi e contro il progetto dello scavo del canale Contorta.
Venezia si prepara a un carnevale di protesta. Il Comitato No Grandi Navi, che tra l’altro compie i tre anni di attività proprio nei giorni delle feste in maschera, ha annunciato infatti una singolare mobilitazione contro il passaggio dei grandi transatlantici nella laguna di San Marco. La “Carnival Parade” prevede in particolare una sfilata di navi “allegoriche” attraverso il Canal Grande ma anche una serie di incontri e iniziative contro l’inquinamento prodotto dai fumi delle grandi navi e contro il progetto dello scavo del canale Contorta. Nel mirino degli attivisti è finita inoltre la recente sentenza del Tar che ha dichiarato illegittimi i provvedimenti emanati dalla Capitaneria di Porto che aveva posto un tetto al numero degli ormeggi (708) e alla stazza delle navi in transito (96 mila tonnellate).
Secondo Silvio Testa, storico portavoce del Comitato No Grandi Navi, «la sentenza del Tar ha messo a nudo le forzature e i tentativi di escamotage per portare avanti lo scavo del Contorta «la situazione è azzerata, si sono persi due anni e c’è il rischio che giocando sull’emergenza ora cerchino di forzare il progetto. Pertanto, si è deciso di riprendere la mobilitazione a Carnevale, per creare attenzione e consenso. E di utilizzare questo periodo elettorale per costringere candidati sindaci e partiti a prendere posizioni critiche: tutti devono dire che non si decide se non c’è un sindaco in carica, perché non ci devono essere forzature o sgambetti prima delle elezioni. Inoltre, non ci accontentiamo di posizioni politiche che rinviano alla commissione di valutazione ambientale Via e ai tecnici per la comparazione dei progetti, ma dev’essere chiaro che il Contorta non si fa, Marghera non si fa e le navi devono restare fuori dalla laguna».
Argomenti: Daily Nautica, shipping, Venezia