Volvo Ocean Race: faccia a faccia col Southern Ocean. VIDEO
Per alcuni dei ragazzi e ragazze impegnate in queste ore in Oceano Pacifico del sud la partenza non è stata semplice: il corpo prima di prendere il ritmo alla danza infernale delle barche fatica un po e, immancabile e puntuale, per alcuni è arrivato il mal di mare
Per alcuni dei ragazzi e ragazze impegnate in queste ore in Oceano Pacifico del sud la partenza non è stata semplice: il corpo prima di prendere il ritmo alla danza infernale delle barche fatica un po e, immancabile e puntuale, per alcuni è arrivato il mal di mare
La tappa più dura della Volvo Ocean Race 2014-2015 è in corso: da Auckland a Itajai per un totale di 6776 miglia teoriche, la maggior parte delle quali nelle brutali condizioni meteo del Southern Ocean con il mitico passaggio di Capo Horn. La partenza è stata subito a ritmi elevatissimi, i sei team rimasti in regata, in attesa del rientro di Vestas, hanno cercato di cavalcare la coda del Ciclone Pam, e da circa 48 ore le medie di velocità sono sempre intorno ai 20 nodi.
Per alcuni dei ragazzi e ragazze impegnate in queste ore in Oceano Pacifico del sud la partenza non è stata semplice: il corpo prima di prendere il ritmo alla danza infernale delle barche fatica un po e, immancabile e puntuale, per alcuni è arrivato il mal di mare. Proprio così: anche i velisti della Volvo soffrono il mare come tutti i mortali: la vita a bordo dei Volvo 65 ad alta velocità non è facile, si naviga bagnati, all’interno il rumore è assordante e dati i sobbalzi non è semplice mangiare e dormire.
Tatticamente la flotta si è divisa in due gruppi, tre barche hanno deciso di restare leggermente più a ovest, Brunel, Abu Dhabi e Alvimedica. Team SCA, Mapfre e Dongfeng hanno optato invece per una rotta più a sud da subito, ma l’opzione al momento non paga dato che in testa sono andati gli olandesi di Brunel, che guidano con 53 miglia di vantaggio su Abu Dhabi.
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race, vela