Dispersi in mare in seguito a naufragio: salvati dalla Guardia Costiera
A causa del naufragio della loro imbarcazione, un natante di 6 metri, tre turisti sono finiti dispersi in mare. Pronto l'intervento della Guardia Costiera
A causa del naufragio della loro imbarcazione, un natante di 6 metri, tre turisti sono finiti dispersi in mare. Pronto l'intervento della Guardia Costiera
Un imponente spiegamento di mezzi per recuperare tre dispersi in mare, l’operazione è stata guidata dalla Direzione Marittima del Lazio.
Questo lo scenario che, sin dal primo pomeriggio di ieri, ha visto le acque del basso Lazio venire solcate e scandagliate, per mare e per aria, alla ricerca di tre dispersi in mare che non davano più notizie di se da mercoledì sera quando, dopo esser partiti per una battuta di pesca diretti verso l’isolotto di Palmarola, sembravano del tutto sparite e inghiottite dal mare.
I familiari dei tre naufraghi, provenienti da Sezze Romano, si sono infatti rivolti alla Guardia Costiera di Anzio quando hanno visto che i propri cari, intenzionati a passare la notte in mare per poi rientrare giovedì mattina, sembravano invece essere spariti nel nulla. Telefoni spenti e nessun sistema radio presente a bordo del piccolo natante da 6,70 metri.
Una ricerca quindi particolarmente difficoltosa, in cui le uniche certezze erano il luogo di partenza e il presumibile luogo di destinazione. Ma, tra i due punti, decine di miglia marine dove evidentemente qualcosa era successo, e che andavano controllate metro per metro.
Le ricerche della Guardia Costiera non si sono mai interrotte, andando avanti per tutta la notte con aerei e motovedette che rientravano solo per fare rifornimento. Fino a quando non è stata finalmente avvistata una piccola zattera, con i tre a bordo sofferenti ed esausti ma ancora vivi. Il natante era affondato per una via d’acqua diverse ore prima, e quella piccola zattera era rimasta la loro ancora di salvezza prima di essere definitivamente tratti in salvo dalla Guardia Costiera.
Argomenti: mare