Un drone per supportare la Guardia Costiera
Questo velivolo radiocomandato, capace di raggiungere i 70 metri di altezza, è utilizzato dalla Guardia costiera di Sestri Levante per controllare la distribuzione dei posti barca. Il drone si sta rivelando uno strumento prezioso
Questo velivolo radiocomandato, capace di raggiungere i 70 metri di altezza, è utilizzato dalla Guardia costiera di Sestri Levante per controllare la distribuzione dei posti barca. Il drone si sta rivelando uno strumento prezioso
Il periodo scelto, il mese di agosto, non è casuale. Nel pieno della stagione, con tutti i posti barca posizionati, è necessario un controllo più attendibile e capillare.
Quale metodologia adoperare? Un drone, il sistema migliore per aiutare la Guardia costiera di Sestri Levante a scoprire gli abusi nell’ambito demaniale in tema di ormeggi e concessioni nella Baia delle favole e in quella di Portobello. L’iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra Capitaneria e il gruppo di Protezione civile di Milano ‘Silvano Rossi’ che consentirà di fruire del drone, un’idea innovativa per sfruttare le nuove tecnologie.
“In assenza di un piano nautico aggiornato – ha spiegato il comandante della Locamare Francesco Colella – lo scopo è quello di quantificare in prima battuta il numero degli ormeggi presenti nella Baia delle Favole che dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 e a Portobello circa 110, delimitare i campi boe in concessione alle società e ai circoli e successivamente verificare gli ormeggi dei cittadini privati, titolari di concessione demaniale marittima”.
Questo velivolo radiocomandato – in grado di raggiungere i 70 metri di altezza con un raggio di azione di un chilometro e mezzo – è ormai molto utilizzato per le riprese video aeree con larga applicazione in diverse attività civili, dal controllo del territorio al monitoraggio dei criminali alla ricerca di dispersi dopo una calamità naturale.
Foto: www.ilsecoloxix.it
Argomenti: Daily Nautica