Chissà quante barche sono passate presso i Cantieri Navali di Sestri per un semplice lavoro di verniciatura o per un complesso lavoro di refitting. Forse sono troppe per contarle tutte, ma una cosa è certa: nel corso degli anni i Cantieri Navali di Sestri, situati nel cuore del porto di Genova, hanno scritto un pezzo di storia della nautica, coniugando cultura del mare e tecnologia all’avanguardia. Da qui è nata l’idea del cantiere genovese di creare un podcast, a cura del giornalista-velista Marco Scanu, dal titolo “Mille carene”, dedicato a tutti gli appassionati del mondo della cantieristica e più in generale di quello della nautica a 360 gradi.

Per avere qualche dettaglio in più su questo nuovo progetto, abbiamo intervistato Fabio Massimo Bonini, consulente per la  comunicazione dei Cantieri Navali di Sestri.

Un podcast per un cantiere?

Proprio così, abbiamo pensato di realizzare qualcosa di nuovo nel mondo della cantieristica. I Cantieri di Sestri, grazie alla visione moderna del suo presidente, il Dottor Fulvio Montaldo, sono sempre stati un passo avanti sia dal punto di vista delle attrezzature e della tecnologia che della comunicazione. Abbiamo scelto di fare un podcast perché è un prodotto che può essere fruito da professionisti e appassionati di mare anche comodamente seduti in auto durante un viaggio o all’ancora, godendosi una rada.

Ma quali sono gli argomenti che tratterete?

Si parlerà di tutto quello che riguarda la navigazione: dalla cantieristica alla sicurezza in mare, dal meteo alla cucina di bordo. La cadenza del podcast sarà mensile. La produzione del podcast è curata in toto dal nostro studio, mentre i contenuti sono scritti e interpretati da Marco Scanu, velista regatante, windsurfista ed editore e giornalista in ambito yachting.

Dove si potrà ascoltare?

Sul nostro sito www.cantierisestri.it, entrando nella pagina dedicata, ci sarà la possibilità di scoprire ogni mese una nuova puntata e, volendo, si potranno riascoltare quelle precedenti. Nei prossimi mesi ne parleremo molto sui nostri social e cercheremo di raggiungere un numero sempre più grande di ascoltatori. Un mezzo per fare informazione e formazione per appassionati e  gente di mare. In fondo, ai cantieri, siamo “gente di mare per gente di mare”.