“Giù le mani dal nostro mare”: prosegue la campagna contro le trivellazioni
L'iniziativa “Giù le mani dal nostro mare” è stata promossa dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle per dire no alle trivellazioni
L'iniziativa “Giù le mani dal nostro mare” è stata promossa dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle per dire no alle trivellazioni
Interesse e curiosità tra i bagnanti di San Leone, per la tappa agrigentina del tour del Movimento Cinque Stelle “Giù le mani dal nostro mare”, promossa per informare i cittadini sui pericoli derivanti dalle trivellazioni petrolifere nel Mediterraneo.
Molti attivisti della provincia, della Sicilia e di alcune città della Puglia e di Genova hanno richiamato l’attenzione dei bagnanti sui rischi delle trivellazioni cercando anche di mandare un segnale forte al Governo Renzi che, attraverso il decreto “Sblocca Italia”, sta autorizzando le grandi multinazionali del petrolio a perforare i nostri fondali marini.
E’ stato esposto lungo le spiagge del lido agrigentino un lungo striscione con la scritta “Giù le mani dal nostro mare”, i portavoce del Movimento Cinque Stelle e gli attivisti dei meetup hanno avviato presso gli stabilimenti balneari Blue Out, Oceano Mare e Baraonda un dialogo con i cittadini presenti per spiegare i vantaggi dell’energia alternativa pulita rispetto agli idrocarburi.
“Sono sempre più numerosi i permessi accordati dal Ministero dell’Ambiente alle multinazionali del petrolio in tutti i mari della Calabria, permessi che consentono l’uso di tecniche sismiche invasive e distruttive che faranno da preludio alle piattaforme petrolifere che occuperanno il nostro mare, devastandolo totalmente. Il futuro dell’energia è altrove, investire ancora nell’energia fossile è un errore storico, culturale, economico e ambientale”, hanno sottolineato i partecipanti alla manifestazione contro le trivellazioni.
Argomenti: Daily Nautica