09 settembre 2015

Salvataggio di una tartaruga ad Aprilia

09 settembre 2015

L'equipaggio di un natante ha avvistato e salvato l'animale in difficoltà, vista l'impossibilità a intervenire della Capitaneria

Salvataggio di una tartaruga ad Aprilia

L'equipaggio di un natante ha avvistato e salvato l'animale in difficoltà, vista l'impossibilità a intervenire della Capitaneria

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Salvataggio di una tartaruga ad Aprilia. Il fatto è successo lo scorso 30 agosto, quando un ragazzo di soli 14 anni, Raffaele Di Micco, ha contribuito al salvataggio di una tartaruga ad Aprilia, nei pressi delle coste dell’isola di Pantelleria.
Il giovane si trovava a bordo della propria imbarcazione da diporto condotta dal padre, il noto avvocato di Pomezia Giorgio Di Micco.

 Salvataggio di una tartaruga ad Aprilia: i fatti

Scrutando il mare, il legale e i suoi due figli hanno notato qualcosa galleggiare in suoerficie. Immediatamente è stata prontamente eseguita la manovra di affiancamento e lì, con stupore, è stata riconosciuta la testuggine. La tartaruga era emersa e non riusciva a inabissarsi, segnale che era ferita.
Come da protocollo, è stata chiamata la Capitaneria di Porto, ma i militari isolani erano tutti impegnati e nessuna motovedetta poteva essere inviata ad affrontare il soccorso.
La paratia della barca era troppo alta e il retino da pesca poco resistente, inadatto per acciuffarla in maniera sicura e per tirarla su: l’unico modo era tuffarsi e prenderla in braccio. In quel punto, seppur vicino alla costa isolana, il mare è molto profondo, ma Raffaele Di Micco, giovane ma esperto nuotatore, si è tuffato, ha avvicinato la creatura e, con cura, l’ha sospinta verso il natante. Aggrappatosi alla scaletta ha abbracciato tenacemente la tartaruga e sollevata di peso, affinché suo fratello Giovanni la traesse a bordo.
All’interno dello scafo la tartaruga – un esemplare poi stimato di circa 26 anni di età per un peso attorno ai 25 kg – giaceva paziente in una cesta, dove veniva ripetutamente versata acqua di mare.
Una volta sbarcati, raccolta la cesta, i Di Micco si sono recati subito presso la sede della Capitaneria, dove ad aspettare c’era già il veterinario che si è occupato della tartaruga iniziando una visita scrupolosa sul suo stato.
Foto: www.ilcorrieredellacitta.com

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