Yamaha Motor presenta il nuovo fuoribordo H2 a idrogeno
Yamaha ha sviluppato un fuoribordo alimentato ad idrogeno per imbarcazioni da diporto, in collaborazione con Roush e Regulator Marine
Yamaha ha sviluppato un fuoribordo alimentato ad idrogeno per imbarcazioni da diporto, in collaborazione con Roush e Regulator Marine
Negli ultimi anni l’industria nautica a livello globale ha promosso diverse soluzioni in grado di sostituire i tradizionali combustibili e ridurre così le emissioni di CO2. Il solo settore della nautica da diporto statunitense ha ridotto le emissioni dei motori marini di oltre il 90% e aumentato l’efficienza del carburante di oltre il 40%. Yamaha da sempre attenta alla sostenibilità ambientale, durante il Miami Boat Show ha presentato il primo fuoribordo al mondo alimentato a idrogeno, insieme ad un sistema di alimentazione integrato, che verrà perfezionato nel corso di quest’anno. Si tratta di un traguardo importante che segna l’inizio di una strategia che punta alle zero emissioni.
Il colosso giapponese ha collaborato con Roush, azienda americana specializzata nel settore, per sviluppare il sistema di alimentazione del nuovo fuoribordo, e con Regulator Marine, prestigioso cantiere che produce imbarcazioni da pesca sportiva offshore, per costruire una barca innovativa adatta a testare questo prototipo. I test in acqua inizieranno nell’estate 2024.
LA STRETEGIA DI YAMAHA
“Yamaha – ha dichiarato Ben Speciale, presidente di Yamaha U.S. Marine Business Unit – sta esplorando tutte le possibilità per raggiungere la carbon neutrality. L’obiettivo è quello di rendere i nostri processi produttivi e attività a zero emissioni di carbonio entro il 2035, per poi avere una line-up di prodotti a zero impatto ambientale entro il 2050. Nel mercato nautico la carbon neutrality può essere raggiunta solo attraverso un approccio che sfrutti più soluzioni e crediamo che l’idrogeno sia fondamentale per la nostra missione”.
Collaborando con Roush per la progettazione del sistema di alimentazione, Yamaha ha potuto beneficiare di oltre due decenni di ricerca sui sistemi integrati ad idrogeno.
“La storia di Roush nello sviluppo di tecnologie all’idrogeno – ha sottolineato Matt Van Benschoten, Vice President – Advance Engineering di Roush – è ampia, dai veicoli da record di velocità su terra ai mezzi progettati per utilizzo nello spazio. Molte delle conoscenze che abbiamo acquisito nel corso degli anni vengono applicate e utilizzate nel progetto Yamaha”.
BATTELLO ECOLOGICO
Regulator Marine ha, invece, costruito uno scafo basato sul modello 26XO, crossover del cantiere, modificandolo per ospitare i serbatoi di idrogeno necessari per alimentare il nuovo fuoribordo. Yamaha, Regulator Marine e Roush hanno presentato lo scafo, il sistema di alimentazione e il fuoribordo, per dimostrare le potenzialità dell’idrogeno come possibile carburante nell’ambiente marino.
“Se non cerchiamo una nuova fonte – ha spiegato Joan Maxwell, presidente di Regulator Marine – non la troveremo. L’innovazione inizia ponendo domande. Crea un po’ di scompiglio, ma in fin dei conti dall’innovazione nascono cose interessanti. In futuro, quando progetteremo le imbarcazioni, se questo prototipo si dimostrerà quello che pensiamo, potremmo creare scafi pensati per ospitare questi serbatoi di idrogeno”.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, barche a motore, motori marini