Battesimo del fuoco per il sottomarino invisibile, l’analisi tecnica
Impiegato per la prima volta per colpire con missili da crociera obiettivi dell'ISIS dal Mar Mediterraneo, a bassa velocità è molto difficile da localizzare.
Impiegato per la prima volta per colpire con missili da crociera obiettivi dell'ISIS dal Mar Mediterraneo, a bassa velocità è molto difficile da localizzare.
Si chiama Rostov on Don il sottomarino russo appartenete alla nuova classe Varshavyanka che, insieme ad almeno altri 4 battelli (il Novorossiysk della stessa classe, due classe Akula ed un classe Kilo), sono stati schierati in Mediterraneo dalla Marina russa.
Propulsi da motori diesel-elettrici e caratterizzati da bassissime emissioni di rumore, i classe Varshavyanka (Progetto 636-M) rappresentano un’evoluzione dei sottomarini classe Kilo rispetto ai quali sono però più silenziosi e dotati di maggiore raggio di azione.
Il Rostov on Don, entrato in servizio presso la Flotta del Mar Nero il 30 Dicembre del 2014, è il secondo sottomarino della nuova classe (il primo, entrato in servizio nel 2013 è il Novorossiysk) ed è destinato principalmente ad azioni anti-nave ed anti-sommergibile in acque basse. Il suo armamento prevede tuttavia, oltre a mine e siluri, anche missili da crociera Kalibr-3M54 in grado, come si è visto di colpire obiettivi terrestri.
Rostov on Don, le caratteristiche del sottomarino:
- Equipaggio: 52 membri
- Lunghezza: 74 m
- Larghezza massima: 9,90 m
- Dislocamento: 3.125 ton in immersione – 2.350 ton in superficie
- Massima velocità in immersione: 20 nodi
- Massima profondità operativa: 300 m
- Massima distanza operativa: 7.500 miglia nautiche
- Massima distanza in immersione (senza emergere per caricare le batterie): 400 miglia nautiche
- Tubi lanciasiluri: 6 da 533 mm
- Numero totale di armi imbarcate (mine, siluri. missili da crociera): 24
Paolo Andrea Gemelli
Argomenti: Daily Nautica