Liguria Nautica scoop: la Calypso di Cousteau non andrà a Genova ma in Turchia
La Calypso, dopo 20 anni dall'incidente nel porto di Singapore, si avvia ai lavori che la riporteranno in mare come simbolo di tutela degli oceani.
La Calypso, dopo 20 anni dall'incidente nel porto di Singapore, si avvia ai lavori che la riporteranno in mare come simbolo di tutela degli oceani.
Non capita spesso ma le storie, ogni tanto, hanno un lieto fine. Alcuni mesi fa, su queste stesse pagine avevamo parlato de “l’ingloriosa vicenda” della nave del comandante Cousteau che, dopo aver accompagnato l’uomo dal cappellino rosso in giro per i mari del mondo, giaceva abbandonata e scheletrica in un cantiere navale di Concarneau senza speranza di rivedere il blu.
Invece, contraddicendo i pessimisti (tra i quali, senza vergogna, si riconosce chi scrive), a 20 anni di distanza dall’incidente di Singapore, la Fondazione Cousteau è riuscita a mettere insieme un gruppo di sponsor e raggiungere la somma necessaria per affrontare i costi dei lavori che restituiranno alla nave il suo aspetto originario trasformandola in un simbolo della tutela degli oceani.
Chiusa una vicenda si apre un piccolo mistero: chi si occuperà del refitting? In un susseguirsi di voci, nelle ultime settimane le ipotesi sono state molteplici ma, ancora oggi nessuna trova una conferma ufficiale anche se emergono particolari molto significativi.
Sappiamo infatti che a metà marzo la Calypso è stata imbarcata sulla nave da carico Abis Dusavik della compagnia olandese Abis Shipping, specializzata nel trasporto di carichi pesanti e che, al momento, i dati del sito web marinetraffic.com riportano la posizione della nave a sud della Sicilia in rotta verso il porto turco di Izmit dove l’arrivo è previsto per il giorno 24 marzo.
Che sarà un cantiere della Turchia a riportare in mare la nave di Cousteau è solo la nostra ipotesi anche se i fatti, e c’è la conferma anche dell’autorevole Le Monde, per il momento, la rendono piuttosto plausibile.
Paolo Andrea Gemelli
Argomenti: Daily Nautica