02 giugno 2016

Inizia la nuova stagione di pesca al tonno rosso

02 giugno 2016

Il via libera arriva da Bruxelles. Fino al 24 giugno i pescatori potranno tornare in acqua a pescare questa specie pregiata. Ma la sua carne finirà sulle tavole giapponesi

Inizia la nuova stagione di pesca al tonno rosso

Il via libera arriva da Bruxelles. Fino al 24 giugno i pescatori potranno tornare in acqua a pescare questa specie pregiata. Ma la sua carne finirà sulle tavole giapponesi

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Si è aperta ufficialmente la stagione di pesca al tonno rosso 2016. Fino al 24 giugno i pescatori italiani potranno tornare in acqua a pescare il preziosissimo esemplare di tonno rosso che in questi ultimi anni è tornato a popolare i nostri mari. Il via libera viene direttamente da Bruxelles e per il secondo anno consecutivo le tonnare italiane vedranno aumentare del 20% le loro quote complessive di tonno rosso (gliene spettano 2.752,56 tonnellate contro le 2.302,8 del 2015).

Bruxelles comunque fa sapere che per tutto il periodo di pesca i controlli verranno mantenuti alti, anche grazie ad un nuovo strumento elettronico di tracciabilità. Per l’Europa, infatti, è motivo di orgoglio il fatto che, dopo anni di eccessivo sfruttamento in cui si è rischiato di perdere una specie pregiata come questa, il tonno rosso sia finalmente tornato a ripopolare il nostro mare. Il commissario alla pesca, Karmenu Vella, ha sottolineato che gli sforzi del passato hanno permesso ora al settore di beneficiare in tre campagne (2015-2017) di un aumento globale del 60% (20% per campagna) delle loro quote di pesca.

Ma non è tutto oro quel che luccica: se i pescatori italiani, infatti, possono essere contenti di tornare a pescare il tonno rosso, un po’ meno soddisfatti saranno i consumatori. Una volta pescato, infatti, il tonno rosso anziché finire sulle nostre tavole viene surgelato e venduto a Tokyo dove i ristoranti sono disposti a pagare delle vere e proprie fortune pur di averlo. Uno scambio decisamente impari se si considera che proprio dal Sol Levante invece proviene gran parte del pesce che arriva in Italia, di scarsa qualità. É il caso del tonno pinne gialle, che arriva in Europa sotto forma di scatolette. A questo proposito recentemente Liguria Nautica ha condotto un’approfondita inchiesta per far sapere esattamente che tipo di pesce è quello che finisce nei nostri piatti.

Chiara Biffoni

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