L’Amerigo Vespucci è a Genova: il nostro omaggio alla regina
Progettata insieme alla gemella Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello dei Geni Navali, fu varata nel 1931 a Castellamare di Stabia
Progettata insieme alla gemella Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello dei Geni Navali, fu varata nel 1931 a Castellamare di Stabia
E’ la regina indiscussa della nostra marineria, uno dei simboli più longevi e prestigiosi. L’Amerigo Vespucci non è una semplice nave, è un’icona. Non potevamo farci sfuggire l’occasione di vederla da vicino, al Porto Antico di Genova, dove ha ormeggiato in occasione del suo compleanno: una grande folla di appassionati per tre giorni ha fatto la fila per salire a bordo e potere ammirare da vicino le meraviglie di questa nave mitica.
Progettata insieme alla gemella Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello dei Geni Navali, fu varata nel 1931 a Castellamare di Stabia (Napoli) dove Rotundi era direttore dei cantieri navali. Il 2 luglio parti’ alla volta di Genova dove ricevette la bandiera di combattimento e il compito di affiancare la gemella nelle attivita’ di addestramento.
Dal 1946 al 1952 la Amerigo Vespucci, a seguito della cessione della Cristoforo Colombo all’URSS come risarcimento al termine della seconda guerra mondiale, e’ rimasta per diverso tempo l’unica nave scuola in circolazione; fino a quando non si sono aggiunte la Ebe e la Palinuro. Ad oggi, comunque, la Amerigo Vespucci resta la piu’ anziana nave-scuola della Marina Militare ancora in servizio.
Sottoposto ad una lunga opera di restauro, durata ben 10 anni, il veliero considerato ” la nave piu’ bella del mondo” e’ partito dal porto di La Spezia lo scorso 2 marzo pronto di nuovo a solcare il mare. Il titolo gli venne conferito nel 1962 dalla portaerei americana USS Independence durante un loro incontro nel Mediterraneo.
I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2006 a 75 anni dalla sua entrata in servizio, hanno riguardato la sostituzione dell’albero di trinchetto per limiti di usura, di alcune lamiere a scafo e la riconfigurazione del locale ausiliari con impianti di recente concezione.
Nonostante questi piccoli ritocchi, sulla Amerigo Vespucci pero’ tutto e’ ancora originale, tutto e’ ancora “tradizione”: le vele sono ancora in tela olona, le cime sono fatte di materiale vegetale e tutte le manovre vengono rigorosamente eseguite a mano. Anche gli ordini a bordo vengono impartiti alla “vecchia maniera”: il comandante impartisce le direttive ai suoi sottoposti, tramite il nostromo, con il fischietto, proprio come si faceva una volta.
Questo gioiello della nautica italiana sara’ nel nostro porto solo per pochi giorni, dopodiche’ riprendera’ il mare per completare il suo viaggio nei principali porti italiani in occasione della Campagna Vespucci 85 pensata per celebrare il suo 85esimo compleanno.
Scheda tecnica Amerigo Vespucci:
Modello: Veliero
Nome: Amerigo Vespucci
Cantiere: Castellamare di Stabia (Na)
Bandiera: italiana
Anno costruzione: maggio 1930
Anno varo: febbraio 1931
Ingegnere: Francesco Rotundi
Lunghezza: 82 metri
Larghezza: 15,56 metri
Dislocamento: 4300 tonnellate
Velatura: 2650 mq
Motori: 2 gruppi diesel/dinamo Fiat B-306-ESS; 1 motore elettrico Marelli; 1 asse con elica a pale fisse
Potenza: 1471 KW
Velocita’: 10 nodi
Equipaggio: 16 ufficiali, 70 sottufficiali e circa 200 marinai + allievi
Argomenti: Daily Nautica, shipping, superyacht
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