E Brexit sia! Quali ripercussioni per nautica e shipping?
Sul fronte della nautica non possiamo che registrare molte incertezze. Sono infatti così in discussione, vista l’uscita della Gran Bretagna, gli istituti normativi europei in materia di trasporti marittimi, sicurezza, formazione
Sul fronte della nautica non possiamo che registrare molte incertezze. Sono infatti così in discussione, vista l’uscita della Gran Bretagna, gli istituti normativi europei in materia di trasporti marittimi, sicurezza, formazione
È ufficiale: il Regno Unito uscirà dall’Unione. Dopo un’intera notte che ha tenuto con il fiato sospeso l’Europa vince il leave con il 51,9 % di voti favorevoli per l’uscita.
Dunque confermate, verrebbe da dire purtroppo, le paure dei mercati e di migliaia di operatori economici operanti in tutti i settori industriali ed economici. Pochi giorni fa avevamo infatti tentato, con un dedicato articolo – esclusivo nel panorama del settore –, di individuare anche dei possibili scenari nel panorama marittimo.
Dunque, e tanto per iniziare, la prima reazione lo hanno avuta i mercati: sterlina ai minimi storici e borse asiatiche a picco, questo è stato il risveglio dei mercati alla brexit.
Si realizzeranno dunque diversi scenari: Il Regno Unito, che avrà di fronte vari step “tecnici” da affrontare per concretizzare l’uscita, dovrà allora rinegoziare ben 50 accordi UE di libero scambio con i paesi terzi. Si rivedranno, probabilmente, reinseriti dei dazi doganali e cambiati tutti i processi logistici riferiti alle operazioni commerciali portando, verosimilmente, un’impennata di diversi costi.
Sul fronte della nautica non possiamo che registrare molte incertezze. Sono infatti così in discussione, vista l’uscita della Gran Bretagna, gli istituti normativi europei in materia di trasporti marittimi, sicurezza, formazione ecc.
Fare previsioni, soprattutto in questa fase, è tuttavia alquanto rischioso. Operatori e soggetti direttamente e indirettamente coinvolti negli interessi britannici dovranno seguire con una certa attenzione tutti i futuri sviluppi anche sul campo nautico e marittimo per capire come cambieranno gli assetti di una nazione che ancora oggi è un fermo punto di riferimento tecnico, operativo e normativo sul panorama marittimo.
Per ora all’orizzonte ci saranno però due anni di gestazione, forse troppi, da attendere per capire come, e di quanto, cambieranno gli assetti e i rapporti con il Regno Unito e non solo nella nautica.
Daniele Motta
Perito e Consulente Navale
Tel. +39 389 006 3921
info@studiomcs.org
Argomenti: Daily Nautica, shipping
Mi sento anzitutto in dovere di ringraziare Liguria Nautica per la copertura indicativa sulle ripercussioni anche sul nostro settore. L’uscita potrebbe cambiare molte cose anche per chi come me naviga per professione. Speriamo non cambino le opportunità per i Marittimi italiani ed europei di accedere per esempio alle corsie preferenziali per eseguire certe pratiche come per endorsement di titoli o rilascio di libretti, tanto per fare esempi. Speriamo che anche qui in Italia ci possa essere l’opportunità di valutare l’opportunità di uscire! Forse noi potremmo avere dei motivi molto più urgenti e reali per uscire, al contrario degli inglesi