Un grosso incendio è divampato al porto turistico di Medolino, in Croazia, nelle prime ore di mercoledì 15 gennaio. Le fiamme hanno distrutto 22 imbarcazioni ormeggiate nel piccolo approdo, molto frequentato dai turisti.

Le cause che hanno scatenato l’incendio nel porto di Medolino, in cui fortunatamente non si sono registrati feriti, sono ancora da accertare. Le autorità locali hanno aperto un’indagine che dovrà stabilire perché si è trasformato in un inferno il piccolo scalo della cittadina della penisola istriana, dove il turismo svolge un ruolo fondamentale per l’economia locale.

I video che circolano in Rete mostrano le barche in fiamme e una densa colonna di fumo nero che si leva dal porticciolo. Secondo i media locali, alcuni proprietari di barche si sarebbero buttati in mare per mettersi in salvo, mentre i vigili del fuoco si sono affrettati ad allontanare le imbarcazioni ancora non raggiunte dal fuoco.

L’incendio è stato dichiarato sotto controllo dopo alcune ore, quando il sole era già sorto. Ora, però, si apre la partita ambientale. Le autorità croate hanno sistemato delle barriere galleggianti in mare per evitare qualsiasi danno causato dagli idrocarburi imbarcati a bordo delle unità in fiamme e disperse in mare. Le panne galleggianti hanno infatti il compito di arginare e delimitare l’area in cui si è verificata la fuoriuscita di olio, benzina o diesel dai serbatori delle imbarcazioni.

Video e foto: See Hilfe CST Pula / Facebook

L’incendio al porto di Medolino (Croazia)