Il Ceo di Azimut Benetti a DN: “Per essere i primi al mondo puntiamo su ricerca e innovazione”
Tanta ricerca e uno sguardo proteso verso il futuro. Ecco il segreto del gruppo Azimut Benetti per essere sempre sulla cresta dell’onda. La nostra video intervista al Ceo Marco Valle
Tanta ricerca e uno sguardo proteso verso il futuro. Ecco il segreto del gruppo Azimut Benetti per essere sempre sulla cresta dell’onda. La nostra video intervista al Ceo Marco Valle
Una grande attenzione alla ricerca in tutti i settori, dall’abbattimento dei consumi fino al decor, ed uno sguardo proiettato sempre verso il futuro ma con soluzioni concrete che possano essere messe in campo già a partire da oggi, in particolar modo quando si parla di sostenibilità. Ecco il segreto, o sarebbe meglio dire la filosofia, che permette al gruppo Azimut Benetti di essere sempre sulla cresta dell’onda.
A raccontarla è Marco Valle, Ceo del gruppo, in una video intervista realizzata da Daily Nautica durante l’ultimo Salone Nautico di Venezia.
Cosa vuol dire per Azimut Benetti sostenibilità?
“Vuol dire fornire al nostro armatore un’imbarcazione che possa controllare i consumi e quindi le emissioni di bordo, un’imbarcazione tecnologicamente avanzata con tutte quelle componentistiche che possono essere più ‘friendly’ per l’ambiente. Mi spiego meglio: al post del teak abbiamo il sughero, al posto di alcuni elementi in PVC abbiamo inserito il PET, materiali recuperati dal riciclo delle bottigliette di plastica. Ogni Seadeck 6, ad esempio, ha circa 15.000 bottigliette di plastica riciclate.
L’azienda vuole essere concreta, parlare di fatti. Abbiamo un accordo con ENI per la distribuzione dell’HVO per tutte le nostre imbarcazioni. Un Seadeck hybrid che può stare in rada 8 ore senza generatori accesi. Un Seadeck 7 che verrà lanciato a Cannes con un hybrid prototipo di Volvo che permetterà di utilizzare carburante HVO o di andare in elettrico, in aggiunta a pannelli solari e ad uno scafo sempre più performante in termini di consumi e con sovrastruttura in fibra di carbonio che lo alleggerisce. Questo permetterà un abbattimento dei consumi del 20% rispetto ad una nostra imbarcazione della stessa dimensione”.
Quanta ricerca c’è per realizzare con materiali di recupero queste texture meravigliose che vediamo all’interno delle imbarcazioni?
“C’è molta ricerca e non viene fatta solamente da noi. Stiamo cercando quelle aziende che permettano di fornirci questo tipo di materiali. Gli interni sono stati fatti da Thun e Rodriguez, che sono in prima linea per quanto riguarda un decor sostenibile e credo che tutta la linea Seadeck sia all’avanguardia in questo senso”.
È questo il segreto del gruppo Azimu Benetti per rimanere sempre sulla cresta dell’onda? Anche quest’anno, infatti, vi siete classificati primi per il Global Order Book.
“Ci siamo classificati primi per 24 anni di seguito, per quanto riguarda le imbarcazioni sopra i 24 metri. Azimut Benetti è un’azienda leader e un’azienda leader di per sé deve essere innovativa. La leadership la mantieni solo se guardi a quello che deve essere ancora fatto e non rimani sullo status quo. La ricerca in tutti i settori fa parte del Dna dell’azienda”.
Argomenti: Azimut Benetti, superyacht