Mettetevi comodi, allacciate le cinture: sta per partire il Vendée Globe
Il primo solitario è atteso di ritorno a Les Sables nella seconda metà di gennaio: sulla sua scia avrà lasciato tutti gli oceani del globo e davanti a se avrà la gloria dell'Everest della vela
Il primo solitario è atteso di ritorno a Les Sables nella seconda metà di gennaio: sulla sua scia avrà lasciato tutti gli oceani del globo e davanti a se avrà la gloria dell'Everest della vela
L’attesa è finita, quattro anni dopo la vittoria record di Francois Gabart in 78 giorni torna il mito del Vendée Globe: domenica mattina alle 13.02 in punto da Les Sables d’Olonne partirà il giro del mondo senza scalo, senza assistenza e in solitaria. Oltre 25 mila miglia di regata intorno al globo, passando per i capi di Buona Speranza, Leuwin e Horn. Su http://www.vendeeglobe.org/fr/ la copertura video integrale dell’evento fin dalle 8.45 di domenica mattina.
Sono 29 gli skipper in partenza in rappresentanza di nove paesi: la Francia fa la parte del leone con venti solitari allo start, l’entry list è completata da Olanda, Svizzera, Spagna, Irlanda, Giappone, Ungheria, Stati Uniti, Inghilterra e Nuova Zelanda.
Non esistono al mondo regate come il Vendée Globe: l’unica per coefficiente di difficoltà che può essere paragonata è la Volvo Ocean Race che però si corre in equipaggio ed è a tappe.
L’edizione 2016/2017 è animata dal tema foils: i nuovi IMOCA 60, che ricordiamo sono barche progettate secondo una box rule, saranno infatti dotati di foils DSS. Si tratta di appendici posizionate lateralmente agli scafi in grado di riprodurre un effetto lift, di sollevamento, che dovrebbe garantire un sensibile incremento delle performance. Niente a che vedere con il full foiling visto nei cat volanti, ma comunque un’innovazione epocale nel mondo dei monoscafi.
E’ anche per questo motivo che gli occhi della vela mondiale saranno puntati sul Vendée Globe da domenica. La debacle totale della Transat Jacques Vabre ha acceso il dibattito: supereranno la prova del Southern Ocean le nuove barche?
Una cosa è certa, se ne vedranno delle belle. E per questo motivo dispiace molto che alla partenza non ci sia una barca italiana. Del caso di Andrea Mura abbiamo ampiamente parlato, ma pensare che l’IMOCA dello skipper sardo è stato acquistato da Pieter Herema, 65enne olandese senza alcuna esperienza oceanica, lascia un po’ di amaro in bocca.
Il primo solitario è atteso di ritorno a Les Sables nella seconda metà di gennaio: sulla sua scia avrà lasciato tutti gli oceani del globo e davanti a se avrà la gloria dell’Everest della vela.
Argomenti: vela