28 giugno 2024

Piove “sabbia” a catinelle

28 giugno 2024

Non è un fenomeno insolito ma nell’ultimo decennio la frequenza, la durata e l’intensità degli episodi sono decisamente aumentate

Piove “sabbia” a catinelle

Non è un fenomeno insolito ma nell’ultimo decennio la frequenza, la durata e l’intensità degli episodi sono decisamente aumentate

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Questo giugno più volte ha piovuto “sabbia” e le giornate sono state caratterizzate da un cielo ceruleo dalla tonalità arancione. È colpa delle sabbie sahariane, anche se in realtà si dovrebbe parlare più propriamente di polveri, dato che i granelli di sabbia sono troppo pesanti per essere portati in sospensione nell’aria.

Ogni anno decine di milioni di tonnellate di polveri minerali vengono sollevate dal deserto nell’atmosfera e, con determinate circolazioni di vento in quota, sono trasportate anche verso l’Europa. Sui territori adiacenti alle coste africane, come la Spagna o la Sicilia, gli eventi sono per forza di cose più frequenti ma in certi casi la polvere desertica riesce a superare anche la barriera delle Alpi, arrivando nel cuore dell’Europa e anche oltre: è stata rinvenuta persino nella neve della Scandinavia.

Non è un fenomeno insolito ma nell’ultimo decennio la frequenza, la durata e l’intensità degli episodi sono decisamente aumentate e i ricercatori puntano il dito sul cambiamento climatico, vista la forte siccità in corso sull’Africa Occidentale e il susseguirsi delle numerose configurazioni di blocco della circolazione sinottica sul Mediterraneo.

Le condizioni più favorevoli al fenomeno sui nostri mari si hanno quando viene ad approfondirsi una bassa pressione tra Atlantico, Penisola Iberica e Francia in contrasto con la presenza di un’area di alta pressione tra la Penisola Italiana e i Balcani. I venti di Scirocco e di Libeccio sollevano le polveri dal Nord Africa fino anche a 10 mila metri, dove possono essere trasportate verso nord per migliaia di chilometri senza ostacoli.

Oggigiorno, grazie all’uso dei satelliti, è possibile controllare lo spostamento e l’estensione della massa di sabbia, mentre la modellistica meteorologica è in grado di prevedere dettagliatamente il fenomeno.

Trasporto della sabbia vista dal satellite – Credits ADAM Platform Copernicus

 

Alessandro Casarino – Navimeteo

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