“A vent’anni – nel 1983 – porta al suo caporedattore un fumetto sulla Coppa America e si sente rispondere che i fumetti di vela non li leggerà mai nessuno”. Inizia così la storia di Davide Besana, fumettista e skipper di Lerici ma di origini milanesi che da oltre vent’anni si occupa di vela e ha viaggiato con alcuni dei grandi della vela mondiale da Sicouri a Peyron, da Paul Cayard a Mauro Pelaschier. Il disegnatore-velista ha collaborato con tutte le testate di vela italiane o quasi, con diverse testate generaliste, con RAI TV e pubblicato libri per le case editrici Incontri Nautici, Mondadori, Sperling, Hoepli, Nutrimenti, Yachting Library e la francese Zeraq.

Venerdì 24 febbraio sarà a La Spezia per presentare il suo nuovo libro ‘52 idiozie da non fare in barca‘, manuale a fumetti per tutti coloro che vogliono sapere cosa non fare in barca. Un manuale che mescola il serio e l’assurdo, che fa ridere di noi stessi prima che degli altri e che alla fine insegna a perdonare le idiozie altrui e ad essere un marinaio più bravo, ovvero più saggio. La presentazione verrà fatta alle 18 presso ‘Spazio 32‘, il centro culturale della Fondazione Carispezia.

“Sarà una presentazione sul mio lavoro che è quello di fare fumetti e raccontare le cose con parole scritte e disegni”, ha dichiarato Davide Besana intervistato in esclusiva da Liguria Nautica. L’incontro sarà anche l’occasione per parlare del suo precedente volume ‘Gli yachts che hanno fatto lo yachting‘. “I miei libri- ha proseguito Besana- sono andati molto bene ma quello che ancora oggi mi interessa di più è affrontare i fatti e tutto questo serve poi a raccontare le storie. Con il fumetto si deve essere molto rapidi e far ridere la gente e questa da un certo punto di vista è una scienza. Anche nei fumetti -ha spiegato il disegnatore- ci sono delle regole tuttavia non sono ancora riuscito a capire ‘cos’è’ il ridere, queste sono le cose di cui parlo di solito”.

“Dopo aver passato tanti anni sulla spiaggia a non giocare a pallone e a prendere botte -ha ricordato Besana- a dieci anni mi sono ritrovato su una barca a vela e ho scoperto un nuovo mondo e una nuova predisposizione. Avendo sempre disegnato quando ho iniziato ad andare in barca ho cominciato a proporre illustrazioni ai giornali di vela con cui collaboravo. È stata ‘Bolina’ che per prima ha accettato la mia idea di iniziare con i fumetti sul tema della vela”, ha concluso il fumettista di Lerici.

Gianluca Pedemonte