QUIZ di leggende, curiosità e superstizioni marinare – Perchè non bisogna mai accendere una sigaretta da una candela? Le vostre (e nostre) risposte!
QUIZ di leggende, curiosità e superstizioni marinare – Perchè non bisogna mai accendere una sigaretta da una candela? Le vostre (e nostre) risposte!
La settimana scorsa vi abbiamo posto la terza domanda della nostra serie di “quiz estivi”:perché non bisogna mai accendere una sigaretta da una candela? Non sono tardate ad arrivare le vostre risposte, sempre fantasiose e interessanti!
LE VOSTRE RISPOSTE
Giti, nostro lettore fidato sempre in prima linea nel rispondere ai quiz di Liguria Nautica, ha fornito la spiegazione corretta al nostro quesito: non bisogna mai accendere una sigaretta da una candela, perché ciò significa “condannare a morte un marinaio”. Giovanni fornisce un’interessante ipotesi che risale ad un lontano passato: “Credo che la ragione sia storica: in Inghilterra qualche secolo fa la marina cadde in crisi, lasciando a casa migliaia di marinai. Molti di loro si misero a vendere fiammiferi per le strade, per cui accendere una sigaretta con una candela e non con un fiammifero significava condannare i marinai alla fame!”. Stefania, poi, azzarda la versione secondo la quale “accendere una sigaretta con la candela all’aperto era sinonimo di poco vento” e visto che “la bonaccia per i marinai era il peggior nemico”, questo gesto era vietato. Secondo Edoardo, invece, si tratta di “ una tradizione che pare arrivi dai tempi dei balenieri: lasciate sole per un periodo anche di anni, le mogli dei marinai lasciavano accesa alla finestra una candela perennemente accesa, insieme luce di speranza e messaggio di ‘off limits’ per eventuali pretendenti. ‘Aspetto il mio amato’. La candela veniva spenta solo all’arrivo del marinaio, o alla notizia della sua fine”.
LA (NOSTRA) VERITA’
La superstizione secondo cui se si accende una sigaretta da una candela accesa, si condanna a morte un marinaio, ha un fondamento storico, la sua origine si rinviene alla metà del 1800, in Bretagna. A quei tempi le navi di notte si orientavano rispetto alla terra con i calcoli astrali, con carte nautiche spesso non abbastanza dettagliate a causa dei numerosissimi scogli che si svelavano solo a bassa marea e con i fari, costituiti da fuochi che venivano accesi e alimentati tutta la notte. La storia narra che i banditi bretoni, per ingannare le navi mercantili di passaggio nel Canale della Manica, spegnevano i fari posizionati nei punti conosciuti dai marinai, per riaccenderli in prossimità di scogli e secche, ditalchè le navi, ingannate, naufragavano sugli scogli, i marinai (che spesso non sapevano nuotare) annegavano e i banditi potevano fare razzia del carico.
Un’altra versione, francese, dell’origine di questa superstizione è legata al fatto che gli antenati della Società Nazionale di Salvataggio in Mare (SNSM), cioè la Societé des Hospitaliers Sauveteurs Bretons (la SHSB, fondata nel 1873), vendeva dei fiammiferi per autofinanziarsi, così che accendere una sigaretta da una candela significava privarela SHSB di un obolo e quindi condannare un marinaio a non essere da loro salvato.
Francesca Pradelli
Argomenti: Daily Nautica