QUIZ di leggende, superstizioni e credenze marinare – perchè a bordo di una barca francese non bisogna pronunciare la parola "coniglio"? Ecco le vostre (e le nostre!) risposte

QUIZ di leggende, superstizioni e credenze marinare – perchè a bordo di una barca francese non bisogna pronunciare la parola "coniglio"? Ecco le vostre (e le nostre!) risposte

QUIZ di leggende, superstizioni e credenze marinare – perchè a bordo di una barca francese non bisogna pronunciare la parola "coniglio"? Ecco le vostre (e le nostre!) risposte

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Martedì vi abbiamo posto l’ottava domanda della nostra serie di “quiz”: perché su una barca francese non si deve mai pronunciare la parola “coniglio” ?!  Non sono tardate ad arrivare le vostre risposte, sempre fantasiose e interessanti!

 

LE VOSTRE RISPOSTE

Filippo ci scrive, breve ma efficace “ un coniglio a bordo finiva per rosicchiare lo scafo in legno, provocando una falla”. Marco dal canto suo ci dà una versione articolata e dettagliata: “I conigli sono roditori e quindi hanno denti molto affilati…! Un tempo questi animali venivano imbarcati a bordo delle grandi navi per fornire cibo all’equipaggio, ma spesso erano molto più affamati loro dei marinai, ragion per cui sgranocchiavano prima le sbarre delle loro gabbie e poi, una volta liberi, il cordame di bordo e gli interstizi nello scafo, provocando disastri. Ecco perchè a bordo di una barca francese non bisogna mai pronunciare la parola “lapin”. ma si deve dire “l’animale dalle lunghe orecchie” .

 

LA (NOSTRA) VERITA’

Bravi e preparati i nostri lettori che hanno azzeccato la risposta! Perché un animale dall’aria così inoffensiva terrorizza i popoli del mare?! Bisogna tornare indietro nel tempo, a qualche secolo fa, per trovare la spiegazione. Quando le navi partivano per lunghe traversate, esse imbarcavano una quantità impressionante di viveri, come cibo sotto sale, legumi secchi, ma anche animali vivi (volatili, maiali e i famosi conigli) , che mangiavano man mano durante il viaggio. Il problema con i roditori come i conigli era che questi non avevano mai abbastanza cibo nelle loro gabbie, quindi andavano a servirsi da soli sulla barca…Cominciavano a sgranocchiare le loro gabbie di vimini, poi si avventuravano a bordo per gustare tutta la canapa che era a portata di denti. La canapa infatti serviva a fabbricare il cordame e a riempire gli interstizi fra le tavole di legno dello scafo. Tale opera di denti portava spesso a disastri a bordo, provocando falle nello scafo e disalberamenti.

 

Francesca Pradelli

 

 

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