Il Gruppo Antonini vara la piattaforma Off-Shore da record “Maboqueiro”
La piattaforma Off-Shore Maboqueiro del Gruppo Antonini è parte del Progetto Angola NGC (New Gas Consortium) destinato all’estrazione di gas condensato
La piattaforma Off-Shore Maboqueiro del Gruppo Antonini è parte del Progetto Angola NGC (New Gas Consortium) destinato all’estrazione di gas condensato
Il Gruppo Antonini, specializzato nella costruzione di yacht full custom, unità navali e militari da oltre 80 anni, è attivo anche nel settore Oil & Gas, dove ha raggiunto ottimi traguardi. Di recente il Gruppo ha infatti varato, all’interno del proprio stabilimento di La Spezia, la piattaforma Off-Shore Maboqueiro, la più grande e pesante mai realizzata dalla società.
Destinata all’estrazione di gas dal giacimento Maboqueiro, in Angola, l’imponente struttura rappresenta un passo fondamentale per il Gruppo e segna il primo progetto EPC (Engineering, Procurement, Construction) eseguito per Azule Energy, società partecipata da ENI e uno dei principali attori nel settore Oil & Gas del Paese. La complessità del progetto aveva richiesto circa 24 mesi di gara, viste le dimensioni delle costruzioni da eseguire e le numerose interfacce.
PROGETTO DA RECORD
Il Progetto Maboqueiro EPC è parte del Progetto Angola NGC (New Gas Consortium) destinato all’estrazione di gas condensato da due giacimenti chiamati Quiluma e Maboqueiro. Questi giacimenti sono caratterizzati da più strati contenenti gas. Il piano di sviluppo prevede perciò la realizzazione di due piattaforme, un nuovo impianto di ricezione e trattamento del gas a terra e le condotte per il trasporto dei materiali estratti. L’avvio della produzione è previsto per il 2026, con una capacità stimata di 330 milioni di piedi cubi di gas al giorno, pari a circa 4 miliardi di metri cubi all’anno.
La piattaforma Maboqueiro realizzata dal Gruppo Antonini è composta da un jacket, vale a dire una struttura oceanica costruita con componenti tubolari in acciaio e ancorata al fondale marino con quattro pali di 88 metri di lunghezza, alla cui sommità si aggiunge un deck di tre piani della dimensione di 25×30 metri per un peso totale di 2.600 tonnellate. La piattaforma ha una capacità di 6 slot per pozzi (4 operativi + 2 di riserva) e la pressione operativa del gas raggiungerà i 60 bar (durante la fase di esercizio).
INNOVAZIONE E EFFICIENZA
Tra le particolarità del progetto spicca l’adozione di nuovo metodo per il sollevamento del jacket che non era mai stato usato dal Gruppo. Grazie ad un sistema progettato ad hoc, è stato infatti possibile montare le parti del jacket in uno spazio ridotto, superando una sfida logistica impegnativa. Inoltre, per questo progetto è stata utilizzata la completa digitalizzazione di tutti i report di qualità, gestiti mediante un software chiamato CCMS che consente diverse operazioni, di cui una parte collegate alla fase di manutenzione.
“Con il progetto Maboqueiro – spiega Simone Antonini, Ceo del Gruppo – abbiamo raggiunto un traguardo che testimonia la capacità dell’azienda di affrontare sfide complesse e di portata globale. Questa piattaforma rappresenta non solo un record in termini di dimensioni e innovazione tecnologica, ma anche un esempio concreto della nostra abilità di integrare competenze ingegneristiche avanzate con un approccio sostenibile ed efficiente”.
Argomenti: Cantieri Navali, La Spezia