Ritrovato un pugnale di bronzo di 3.600 anni fa in un antico relitto della civiltà cretese-minoica
Il pugnale, lungo 18 cm e munito di rivetti d'argento, è stato rinvenuto ad una profondità di circa 50 metri
Il pugnale, lungo 18 cm e munito di rivetti d'argento, è stato rinvenuto ad una profondità di circa 50 metri
Archeologi subacquei impegnati negli scavi del relitto di un’antica nave al largo della costa di Kumluca, nella provincia di Antalya della Repubblica di Turchia, hanno rinvenuto un pugnale di bronzo risalente a 3.600 anni fa. La scoperta di questa nave, compiuta da subacquei professionisti e archeologi dell’Università di Akdeniz, si candida ad essere una delle più importanti non solo della Turchia ma dell’archeologia subacquea mondiale.
Il pugnale, lungo 18 centimetri e munito di rivetti d’argento, è stato trovato ad una profondità di circa 50 metri e si pensa che risalga all’antica civiltà cretese-minoica. Da molti ritenuta la prima civiltà avanzata d’Europa, è una società dell’Età del bronzo che occupò l’isola di Creta tra il 2700 e il 1420 a.C. La sua cultura è famosa per le imponenti architetture e per le forme d’arte fantasiose, per la ceramica, le sculture, gli affreschi, i gioielli e la complessa lavorazione dei metalli. I minoici erano abili marinai e si pensa che la loro influenza si sia estesa verso est fino all’Asia Minore e ad ovest in Spagna e Portogallo. I loro marinai commerciavano con tutte le altre importanti società dell’epoca, tra cui quelle d’Egitto, della Grecia, di Cipro e della Siria.
Il ritrovamento è avvenuto durante una lunga campagna di studi iniziata nel luglio 2019 e condotta dal professor Hakan Öniz, responsabile degli scavi presso il Dipartimento di conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università di Akdeniz, che lo ha descritto come “una delle più straordinarie scoperte archeologiche sottomarine nella storia recente”.
Si ritiene che la nave avesse fatto scalo sulle coste dell’odierna Turchia per poi ripartire con destinazione Creta, quando affondò per un’improvvisa tempesta. Nel suo carico sono stati ritrovati lingotti di rame, essenziali per la produzione del bronzo, provenienti dai monti Troodos a Cipro, che la moderna tecnologia ha datato tra il 1500 e il 1600 a.C.
Si prevede che la ricerca sul relitto continuerà per almeno altri cinque anni e gli scienziati sperano di riuscire a recuperare altri tesori nascosti dal fondale e dalle concrezioni cresciute sui reperti. Il Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia, attraverso il suo responsabile Mehmet Nuri Ersoy, ha condiviso la scoperta su X, dove è possibile vedere (anche senza abbonamento) un video del ritrovamento.
Fonte foto: Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia