Mortar wreck: recuperate due lastre tombali dal relitto più antico della Gran Bretagna
Si tratta di due lastre tombali di marmo incise, in cui è evidente l’immagine di una croce cristiana gotica
Si tratta di due lastre tombali di marmo incise, in cui è evidente l’immagine di una croce cristiana gotica
Gli archeologi subacquei dell’università di Bournemouth hanno operato un eccezionale recupero sul “Mortar wreck“, relitto del XIII secolo considerato il più antico mai ritrovato nelle acque britanniche. Si tratta di due lastre tombali di marmo incise, in cui è evidente l’immagine di una croce cristiana gotica.
Il relitto fu segnalato sul fondo del canale Walsh, all’ingresso del porto di Poole, al largo del Dorset, nel lontano 1982, ma a lungo si ritenne che non fosse altro che un cumulo di macerie. Fu solo nel 2019 che Trevor Small, con una barca dotata di uno scanner sottomarino, rilevò di nuovo un’insolita lettura di dati sul fondale e condusse sul luogo un team di archeologi subacquei della Bournemouth University. Questi riconobbero ben presto l’importanza storica del relitto, che da allora è stato oggetto di diverse campagne di scavi.
La nave era stata costruita con un sistema di assi contrapposte noto come a “clinker” e trasportava un gran numero di mortai per macine, dai quali derivò in seguito il nome con la quale è oggi conosciuta. Questi mortai, delle grandi ruote in pietra per macinare la farina, furono realizzati in una dura forma di calcare chiamato il “marmo di Purbeck“, dall’isola vicina in cui veniva effettuata la sua estrazione. Il legname della nave, invece, è stato datato tra il 1242 e il 1265 e fa presumere che il suo affondamento possa risalire al regno di Enrico III, terminato nel 1272.
Le due grandi lastre tombali, realizzate anch’esse in marmo di Purbeck, sono state rinvenute in uno stato di perfetta conservazione, alla profondità di sette metri, dopo circa 750 anni dal loro affondamento. Una di esse è integra, lunga circa un metro e mezzo per 70 kg di peso. Quella più grande misura invece due metri per un peso totale di 200 kg ed è stata ritrovata spezzata in due parti. Chissà quanti tesori giacciono ancora sotto la superficie e chi riuscirà a ritrovarli riportandoli alla luce.
Fonte foto: Bournemouth University
Argomenti: relitti