Una piccola depressione didattica
Questo susseguirsi di giornate stabili e soleggiate subirà una prima battuta d’arresto questo fine settimana, quando l’approfondimento di una depressione mediterranea determinerà tempo via via più perturbato sui nostri bacini
Questo susseguirsi di giornate stabili e soleggiate subirà una prima battuta d’arresto questo fine settimana, quando l’approfondimento di una depressione mediterranea determinerà tempo via via più perturbato sui nostri bacini
L’Anticiclone delle Azzorre risalito fino alla Norvegia, quasi a toccarsi con la vastissima cupola dell’Anticiclone Russo, è stata l’imponente figura barica che ha dominato sul Mediterraneo negli ultimi giorni. È senza dubbio qualcosa di rilevante, dato che raramente si vede sulle carte bariche (come quella del 6 febbraio allegata) un così vasto congiungimento tra le due principali figure anticicloniche che gravitano sull’Europa, posto a deviare le perturbazioni atlantiche nella loro corsa dal Canada verso le nostre latitudini.
Questo susseguirsi di giornate stabili e soleggiate subirà, tuttavia, una prima battuta d’arresto questo fine settimana, quando l’approfondimento di una depressione mediterranea, richiamante aria molto fredda dal Nord Europa, determinerà tempo via via più perturbato sui nostri bacini. In questa carta (la previsione di domenica alle 12 UTC) potete notare la suddetta depressione mediterranea centrata sul Canale di Sardegna.
Bracknell_06Feb (credit UK Met Office)
Certamente una figura barica di “poco rilievo” rispetto ai giganteschi cicloni atlantici, tuttavia da non sottovalutare, dato che la circolazione dei venti ad essa collegata raggiungerà forza burrasca sia sulla Provenza che in numerosi punti dei bacini tirrenici, mentre le precipitazioni risulteranno abbondanti e nevose sulle regioni settentrionali e a carattere di forte temporale sulla Sicilia e sul Mar Ionio.
La valenza didattica di questa carta è proprio questa: nel Mediterraneo non si devono mai sottovalutare le depressioni “minori”, che, sebbene non saltino all’occhio ad un osservatore poco avvezzo alla scala della previsione proposta dal Met Office, sono comunque sistemi del tempo da tenere in considerazione e da approfondirne eventualmente l’evoluzione con l’uso di una modellistica di maggiore dettaglio.
Avete notato il valore della depressione? 1022 hPa, un valore così alto da sembrare in prima battuta errato. Attenzione però, la depressione è per definizione relativa, relativa al contesto che la circonda, che in questo caso è fortemente anticiclonico, con valori che raggiungono anche 1030 hPa oltralpe e ad est dei Balcani.
Cosa ci riserva il futuro? Un febbraio molto dinamico, con nuova instabilità sul bordo di questo vasto anticiclone che sembra possa rimanere centrato sulla penisola scandinava per molti giorni, a convogliare aria artica nel cuore del Mediterraneo.
Casarino Alessandro – Navimeteo