Inclusività e sostenibilità protagoniste al Tigullio Design District – Il video di DN
Il 9 aprile al porto di Chiavari si è svolto il forum "Design 4 future, soluzioni per la nautica inclusiva" nell'ambito del Tigullio Design District
Il 9 aprile al porto di Chiavari si è svolto il forum "Design 4 future, soluzioni per la nautica inclusiva" nell'ambito del Tigullio Design District
Dal 7 al 13 aprile si è svolto il Tigullio Design District, il primo evento internazionale in Liguria dedicato al design e al lifestyle. Organizzato dall’Associazione Culturale Liguria Design, in collaborazione con sette Comuni della Liguria, il Tigullio Design District ha visto vari momenti di confronto sui grandi temi legati al mare. Tra questi il forum “Design 4 future”, organizzato da Liguria Design e Lega Navale di Chiavari-Lavagna presieduta da Monica Corte. Un momento di dibattito e condivisione su temi come l’inclusività e la sostenibilità, curato da Valia Galdi, architetta ed esperta in accessibilità e benessere ambientale, componente della commissione nazionale FIV atleti paralimpici.
Daily Nautica, media partner dell’evento, ha intervistato diversi esperti del settore che sono intervenuti al forum lo scorso 9 aprile nel porto di Chiavari, tra cui Marco Carbone, fondatore dell’associazione NoiHandiamo, Carlo Alberto Carrai, amministratore della startup Madeit4A, e Michele Solari fondatore della startup di Barchelettriche.
Accessibilità e comfort
“Abbiamo acquistato – racconta ai microfoni di Daily Nautica Marco Carbone, ideatore della barca da diporto MaxGua – una barca usata da sommozzatori perché aveva le caratteristiche giuste per una buona base di partenza. Poi abbiamo costruito una plancetta di poppa che potesse rispondere ad una disabilità molto grave. Persone che non hanno l’equilibrio, una volta scese dalla loro carrozzina, possono stare sdraiate e con due accompagnatori scendere direttamente sott’acqua, perché la plancetta scende 25 centimetri sott’acqua e riesce a risalire 45 centimetri sopra la coperta. La barca è completamente piatta e quindi dà la possibilità di muoversi liberamente con carrozzine elettriche”. MaxGua è quindi una barca accessibile, che ha già trasportato più di mille persone dal 2021 ad oggi, rendendo possibile l’esperienza del mare per tutti.
Per garantire l’inclusività nella nautica non è però sufficiente lavorare solo sulle caratteristiche delle barche, come dimostra il lavoro di MAdeit4A. “La parte innovativa – spiega a DN Carlo Alberto Carrai – è quella di avere tra i prodotti un software che valuti oggettivamente i punti di forza e di debolezza dei porti ed accompagni nel percorso dell’accessibilità, che è un obiettivo e un percorso da fare assieme per rendere il porto come un piccolo quartiere accessibile. Poi ci sono dei veri e propri prodotti fornitura, come l’elevatore che permette l’imbarco e sbarco”. La startup lavora su diverse soluzioni che possono garantire una maggiore accessibilità dei porti, per garantire non solo l’inclusività, ma anche comfort per tutti.
Barche elettriche: inclusività per natura
“La barca elettrica – sottolinea ai nostri microfoni Michele Solari – avvicina le persone al mondo del mare e dell’acqua, perché fa vivere un’esperienza unica, senza rumore né odori. La cosa importante è che amplia la fascia d’utenza, perché non è necessario essere un grande navigatore visto che la velocità di crociera è di appena cinque o sei nodi”. Barchelettriche si definisce dunque “accessibile per natura”, grazie alla struttura e alla facilità d’utilizzo, puntando sull’innovazione per trovare un modo di vivere il mare inclusivo e che faccia godere a pieno il piacere della navigazione.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, foto-&-video