Le meraviglie di Jackson Reef
Jackson Reef è nota in tutto il mondo per i suoi colorati giardini di corallo e l’abbondante vita marina
Jackson Reef è nota in tutto il mondo per i suoi colorati giardini di corallo e l’abbondante vita marina
Il meraviglioso Mar Rosso si divide, in direzione nord, in due tratti distinti che lambiscono la Penisola del Sinai: a ovest il Golfo di Suez, che prosegue verso il Canale omonimo che porta nel Mediterraneo, ad est il Golfo di Aqaba, che nel suo breve percorso riesce a bagnare le coste di ben quattro Stati. Sulla costa occidentale il mare lambisce, infatti, l’Egitto ed Eilat, lo sbocco sul mare di Israele, mentre di fronte si trovano Aqaba, in Giordania, e un lungo territorio semidisabitato che fa parte delle coste dell’Arabia Saudita.
L’ingresso delle navi nel Golfo di Aqaba non è facile, perché avviene attraverso lo Stretto di Tiran, dal nome dell’omonima isola prima egiziana e ora di proprietà dell’Arabia Saudita, ma anche per la presenza di quattro reef assai pericolosi per la navigazione ma ricchissimi di vita marina: Jackson, Woodhouse, Thomas e Gordon, dai nomi dei quattro cartografi inglesi che li hanno mappati. Questi rappresentano la sommità di una dorsale di acque profonde che divide le placche continentali dell’Africa orientale e dell’Asia, che si stanno lentamente separando.
Jackson Reef è la più settentrionale di queste barriere coralline ed è nota in tutto il mondo per i suoi colorati giardini di corallo, l’abbondante vita marina, le specie pelagiche, gli squali di barriera e lo squalo martello, spesso visibile in profondità, oltre al relitto del mercantile cipriota Lara affondato nel 1981. Le correnti sono spesso sostenute e i subacquei non sempre all’altezza. Le barche ormeggiano così, come durante la mia visita, sul più riparato lato meridionale, dove chi si immerge lo fa spesso in deriva (drift o semi-drift).
Le immersioni sono molteplici e adatte a ogni livello di esperienza ma sempre soggette alle condizioni marine assai variabili, in cui la velocità del flusso d’acqua può variare molto ed effettuare il fenomeno della “washing machine“, ovvero l’assai spiacevole effetto “lavatrice” che molti subacquei avranno provato, per esempio, nei pass delle Maldive.
La sua posizione nello Stretto permette ai coralli di ricevere un grande apporto di nutrienti e di crescere, in questo modo, rigogliosi come non mai. Questo porta ad un incredibile sviluppo di tutta la catena alimentare, che aumenta a dismisura la presenza di vita marina. Una volta messa la maschera sotto la superficie, sembra di attraversare il portale verso un altro mondo. Al di fuori, i colori sono netti, vividi ma riflettono solo l’azzurro del cielo, l’ocra della sabbia e il blu del mare solcato dalle bianche imbarcazioni egiziane. Una volta varcato il confine della superficie, invece, i colori si moltiplicano a dismisura come per magia, in un tripudio di vita che circonda il subacqueo.
L’altopiano meridionale, che ha costituito il luogo della mia immersione, fu addirittura indicato molti anni fa da Jacques Cousteau come uno dei 10 migliori siti al mondo per fare immersioni. Cos’è cambiato da allora? La Calypso era unica e ai tempi a nessuno importava esplorare le meraviglie del Mar Rosso. Oggi la presenza umana è fin troppo pressante: sotto la superficie si incontrano di continuo altri subacquei e le barche in superficie sono innumerevoli. Brutto da dire ma in questi luoghi occorrerebbe contingentare la presenza umana, soprattutto nei relitti come il Thistlegorm.
Jackson Reef rimane comunque di una bellezza che affascina. Banchi di pesci di mille colori, forme e dimensioni mostrano quanto l’ecosistema sia vivace e ricco di biodiversità marina, formando un caleidoscopio di immagini che a volte sembra irreale. Anthias, labridi, murene, pesci napoleone, pagliaccio (nei loro anemoni), pappagallo, angelo e mille altri pesci di barriera nuotano su coralli definiti i migliori del mondo, mentre dal blu puoi veder arrivare carangidi, aquile di mare, tartarughe, squali, tonni in caccia. I coralli molli sono eccezionali, tra i più ricchi del Sinai. È un’esperienza incredibile, adatta per lo più a subacquei esperti, e fra le immersioni al mondo che non potrete dimenticare.
