Riscaldamento globale: addio alla barriera corallina australiana
Il riscaldamento globale ha causato lo 'sbiancamento' della grande barriera corallina australiana. Secondo Nature questo potrebbe causare la morte i coralli
Il riscaldamento globale ha causato lo 'sbiancamento' della grande barriera corallina australiana. Secondo Nature questo potrebbe causare la morte i coralli
Un nuovo studio, appena pubblicato sulla rivista Nature, sostiene che la Grande Barriera Corallina australiana potrà sopravvivere solo se verranno prese urgentemente misure per ridurre il riscaldamento globale e tenere sotto controllo la temperatura dell’acqua. Con l’attuale surriscaldamento marino, infatti, la barriera tende ad espellere le alghe microscopiche, chiamate dinoflagellati, che vivono in grandi colonie sulla loro superficie. Queste ultime, però, rappresentano anche la prima fonte di nutrizione dei coralli che, in loro assenza, oltre a perdere il colore, vanno incontro alla morte.
Già durante il 2016 un report del ‘Council centre of excellence for coral reef studies‘, dell’Università James Cook di Townsville, in Australia, aveva registrato il più grande sbiancamento di coralli della storia. Nell’area più colpita era stato rilevato uno ‘sbiancamento’ del 67% su una striscia di coralli lunga 700 km. I coralli perdono i loro colori tradizionali e diventano bianchi quando la temperatura del loro ambiente aumenta di oltre 2 gradi. Tuttavia lo ‘sbiancamento’ non significa la morte del corallo ma ne è lo stadio immediatamente precedente, visto che è l’ultima difesa che l’organismo marino mette in atto per garantirsi la sopravvivenza.
Quanto viene pubblicato su Nature infatti conferma ancora una volta questa tendenza. “Il riscaldamento globale è la minaccia numero uno per la barriera corallina“, ha spiegato al National Geographic il co-autore dello studio, David Wachenfeld del Parco marino della Grande barriera corallina. “Lo sbiancamento che si è verificato nel 2016 -ha aggiunto Wachenfeld- rafforza fortemente la necessità urgente di limitare il cambiamento climatico, come concordato dai leader mondiali nell’Accordo di Parigi“.
Secondo un rapporto dell’IUCN, ripreso dal National Geographic, entro il 2050 il riscaldamento degli oceani causerà lo sbiancamento (bleaching) di quasi tutte le barriere coralline del pianeta. Questo fenomeno si verifica quando le alghe, che vivono in simbiosi con i coralli, responsabili anche dei loro colori sgargianti, li abbandonano in massa, portandoli letteralmente a morire di fame.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, Daily Nautica