Continua la nostra rubrica Un Film al Mare. Dopo Mediterraneo, La leggenda del pianista sull’oceano, Cast Away, Point Break, Lo Squalo, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, Master & Commander, Heart of the sea e Mare Dentro eccoci arrivati a Sul Mare: il decimo appuntamento, davvero un bel traguardo!
Sul Mare è un film del 2010 diretto da Alessandro D’Alatri e interpretato da Dario Castiglio (Salvatore) e Martina Codecasa (Martina). Il protagonista è Salvatore, intraprendente ragazzo di vent’anni originario di Ventotene, che sbarca faticosamente il lunario grazie a lavori stagionali: muratore d’inverno, barcaiolo d’estate. Martina, studentessa del Nord Italia, è una turista che arriva nella splendida località laziale per passare una breve vacanza, per dimenticare momentaneamente le ansie degli esami e le sue paure interiori.
Come è facile immaginare tra i due scatta qualcosa: si tratta di un amore insolito, introverso, silenzioso, inusuale, fatto di ansie, paure e incertezze. Un sentimento nato per caso che esplode in punta di piedi e che avvolge il cuore e l’anima di questi due ragazzi. Personaggi tanto diversi quanto uguali che, per motivi differenti, paiono entrambi timorosi dalla vita.
Sul Mare: una storia d’amore raccontata senza cliché nè banalità
Sul Mare vede come protagonisti due ragazzi esordienti, Castiglio e Codecasa ma la loro interpretazione non delude, tutt’altro. Sullo sfondo la splendida isola di Ventotene che Salvatore conosce perfettamente e che Martina scopre per amore delle immersioni. La ragazza non si dovrà immergere solo nella cristalline acque del Tirreno ma anche in una inaspettata e mai cercata storia d’amore.
Non è un film banale, non è la classica storia. Vengono trattate tematiche interessanti come il lavoro in nero, il desiderio di stabilità e quello di fuga. Un intreccio apparentemente semplice che nasconde una complessità sommersa rappresentata anche dall’amore che lega i due ragazzi. Come andrà a finire? Non vi resta che scoprirlo…
D’Alatri riprende il libro di Anna Pavignano e lo fa con grande bravura. La narrazione corre fluida senza troppi intoppi e, a differenza di molte pellicole nostrane, non degenera nella banalità e non cade mai nella retorica. Non si tratta di un capolavoro, alcune parti e alcuni dialoghi andrebbero rivisti ma è la semplicità della trama, unita ai panorami da favola, a dare un valore aggiunto a questa pellicola.
Paolo Bellosta
Argomenti: Daily Nautica, mare