A Chiavari il primo ittiturismo a conduzione familiare
Il ritorante, in una casa nel centro della cittadina genovese, porta in tavola piatti particolari, con ottime materie prime e pesce di primissima scelta
Il ritorante, in una casa nel centro della cittadina genovese, porta in tavola piatti particolari, con ottime materie prime e pesce di primissima scelta
Quando si varca il grande cancello, sovrastato da un bel glicine in fiore, la promessa è quella di gustare pesce freschissimo. Si attraversa un giardino ricco di piante e una scaletta arriva al terrazzo di un appartamento: questo è il Besugo Innamorato. Il locale non appare nelle guide dei ristoranti del Tigullio, eppure a Chiavari è il primo ittiturismo. Un home restaurant con una quindicina di coperti al massimo, all’interno di una discreta ma raffinata abitazione.
Il Besugo Innamorato è attivo da pochi anni ed è il frutto della scommessa di Nicoletta Barattini e Giuseppe Angeloni, tra i primi a sfruttare la legge regionale sull’ittiturismo (nata per ridurre lo sforzo pesca) operativa dal 2012. Insieme a due soci e a tre pescatori, hanno fondato la cooperativa “Pescatori di Chiavari 2013” e hanno trasformato la cucina di casa in un vero e proprio ristorante che rispetta le norme di legge. Per sedersi a tavola nella loro casa nel centro di Chiavari (in via Tripoli 56) occorre, però, prenotare con largo anticipo: la lista di attesa, infatti, è di almeno un mese, un mese e mezzo.
Ogni volta che le condizioni meteo lo permettono, dal porto di Chiavari il titolare salpa sulla barca del socio Paolo Solari e tutto quello che viene pescato viene poi portato in cucina, dove la padrona è la moglie Nicoletta. I tavoli sono apparecchiati, con un sobrio stile marinaro, nella veranda e sul terrazzo. Nelle serate di apertura la sequenza delle portate è sempre la stessa: quattro antipasti diversi, un primo e un secondo piatto, dessert e vino. Il menù invece varia continuamente in base al pescato del giorno e alla stagionalità per un prezzo di 40 euro a persona, tutto compreso, inclusi vino e pane fatto in casa.
I piatti sono curati ed insoliti: dal nasello marinato allo zenzero alle triglie con lardo e asparagi, dalla soppressata di polpo con carciofi al pesce azzurro al limone con melagrana, dal carpione di sugarello con zucchine a scapece alla zuppa di pesce con crostini all’aglio. La carta dei vini si può invece migliorare (la selezione nel menù può essere fatta solo tra un bianco fermo, un prosecco e un rosso) ma senza stravolgere il conto e mantenendo il pesce protagonista assoluto.
Fonte foto: Tripadvisor
Elisa Teja
Argomenti: Liguria, viaggi-e-vacanze
Bravo Paolo solari, vecchio amico d’infanzia , persona seria e grande appassionato di pesca, passione ereditata dai suoi famigliari, bravo!! Ittiturismo e prezzo fisso, da la possibilità a chiunque di cenare con pesce di prim’ordine con cifre più che oneste.