Le immagini shock del canottiere Alex Gregory: le sue mani dicono tutto
Il campione olimpionico si è lanciato in quest'impresa: un'esperienza al limite del possibile
Il campione olimpionico si è lanciato in quest'impresa: un'esperienza al limite del possibile
Le mani di Alex Gregory parlano da sole. La pelle, dopo giorni e giorni passati a vogare nelle gelide acque del circolo polare artico, ha perso tutta la sua elasticità e assomiglia in tutto e per tutto a un guanto da lavoro sporco e usurato. La fatica, il sudore e gli sforzi fatti per portare a termine questa strepitosa impresa sono incisi sui suoi arti superiori. Le immagini, pubblicate sul profilo twitter del campione olimpionico, hanno fatto immediatamente il giro del web. E’ bastato un “cinguettio” per rendere virale una notizia che meriterebbe spazio a prescindere da queste impressionanti fotografie.
The Polar Row: la missione di Alex Gregory
Sono stati giorni di estenuanti fatiche che hanno visto l’atleta, oro olimpico nel 2012, e il suo team impegnati nell’attraversamento del circolo polare artico da sud a nord. L’impresa è riuscita, ma dietro alla spedizione c’è anche il desiderio di lasciare un segno importante dal punto di vista umano e non solo di stabilire un nuovo record sportivo. Gli introiti provenienti dagli sponsor che hanno finanziato il sogno di Alex Gregory verranno investiti nella costruzione di una scuola nella regione dell’Himalaya. Un qualcosa di straordinario che rende ancor più nobile il suo intento.
Un’ultima precisazione, state tranquilli per quanto riguarda lo stato delle sue mani. Dopo circa due settimane il canottiere ha postato una nuova immagine dove è evidente la quasi totale guarigione. Le ferite stanno lentamente scomparendo, quanto fatto da Alex Gregory invece resterà per sempre nella storia di questo sport.
Fonti articolo, immagine, video: gazzetta.it, youtube.com
Paolo Bellosta
Argomenti: Daily Nautica