30 gennaio 2018

Ecoship, il futuro delle navi da crociera è ecologico

30 gennaio 2018

In tempi recenti i concetti di comfort e di ecosostenibilità sembrano sempre meno inconciliabili. Ne è un esempio il Progetto Ecoship, un programma volto a realizzare la nave da crociera più ecologica del mondo.

Ecoship, il futuro delle navi da crociera è ecologico

In tempi recenti i concetti di comfort e di ecosostenibilità sembrano sempre meno inconciliabili. Ne è un esempio il Progetto Ecoship, un programma volto a realizzare la nave da crociera più ecologica del mondo.

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Quando pensiamo o parliamo di navi da crociera difficilmente la prima domanda che ci poniamo è quanto inquinano. Eppure, vista l’importanza che il rispetto per l’ambiente e la sua tutela hanno assunto nel corso degli anni, una tale domanda se non al primo posto dovrebbe essere almeno nella top ten. Perché il nostro benessere non può essere raggiunto a discapito di quello del pianeta in cui viviamo e questo la Peace Boat sembra averlo capito da tempo.

Fin dal 1983, infatti, questa organizzazione internazionale non governativa e senza fini di lucro ha lavorato per promuovere una navigazione all’insegna della salvaguardia ambientale, che fosse anche un mezzo per ottenere un reale e positivo cambiamento in ambito sia sociale che politico. E la realizzazione del progetto Ecoship, ovvero la costruzione della nave da crociera più ecologica del mondo, si inserisce proprio nella visione di tale cambiamento.

La Peace Boat è un’organizzazione giapponese che, attraverso programmi educativi svolti su una nave passeggeri privata, si propone di promuovere la pace, lo sviluppo sostenibile e il turismo responsabile. Per costruire l’Ecoship si è rivolta alla compagnia navale finlandese Arctech Helsinki Shipyard Inc, che vanta una lunga esperienza nella progettazione e costruzione di navi da crociera e nello sviluppo e applicazione di innovazioni tecnologiche a basso impatto ambientale.

Al progetto, commissionato allo studio spagnolo di design e architettura navale Oliver Design, sta collaborando un gruppo di ingegneri, scienziati ed esperti e la conclusione dei lavori è prevista per il 2020. L’Ecoship avrà una lunghezza di 250 m, una larghezza di 32 m e un peso di 60 mila tonnellate. Potrà raggiungere la velocità massima di 21 nodi, mentre la sua velocità di crociera sarà di 17 nodi. I costi di produzione si aggireranno intorno ai 500 milioni di dollari e sarà in grado di trasportare fino a 2000 passeggeri in 750 cabine.

Con un design che ricorda le forme di una balena e scelto proprio per le sue caratteristiche idro e aerodinamiche, la nave avrà un equipaggiamento ecocompatibile estremamente innovativo, tra cui spiccano 10 vele retrattili dotate di pannelli fotovoltaici, 10 turbine eoliche a scomparsa e ben 12 mila m² di pannelli fotovoltaici che ricopriranno vaste aree dell’imbarcazione, comprese le vetrate presenti negli spazi comuni. Inoltre, sarà presente un sistema idrico a circuito chiuso per il recupero e riutilizzo delle acque reflue. In questo modo non soltanto si eviteranno sprechi ma anche lo scarico di liquami in mare.

Il suo motore ibrido all’avanguardia funzionerà a GNL (gas naturale liquefatto), metano, MDO (gasolio marino) e biodiesel: in questo modo, rispetto a una nave da crociera tradizionale, sarà in grado di ridurre le emissioni di CO2 del 40%, di risparmiare il 20% di carburante e di diminuire i consumi elettrici del 50%.

Per quanto riguarda le esperienze a bordo, invece, l’Ecoship non si discosterà da quegli obiettivi che la Peace Boat ha fatto propri nei suoi trent’anni di attività. Ospiterà, infatti, programmi di apprendimento e incontri volti a costruire una cultura di pace e di ecosostenibilità ma verrà utilizzata anche come laboratorio, dove contribuirà alle ricerche internazionali sul mare, il clima e le ecotecnologie.

Con tali premesse l’Ecoship non potrà che diventare il modello di riferimento non solo per il settore crocieristico ma per tutto il settore dei trasporti marittimi, mostrando all’industria che è lei a doversi adattare alle esigenze del pianeta e non il contrario.

Manuela Sciandra

 

Foto: ecoship-pb.com, www.meretmarine.com,  www.cruiselifestyle.it, cdn.20m.es

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