Norme più stringenti per i container a bordo delle navi per tutelare la sicurezza della navigazione e l’ambiente marino
La Guardia Costiera ha emanato un nuovo decreto dirigenziale che definisce alcuni elementi essenziali per la pesatura dei container che imbarcheranno a bordo delle navi che approdano nei porti italiani
La Guardia Costiera ha emanato un nuovo decreto dirigenziale che definisce alcuni elementi essenziali per la pesatura dei container che imbarcheranno a bordo delle navi che approdano nei porti italiani
Aumentare la sicurezza della navigazione sia delle grosse navi portacontainer che delle unità da diporto e tutelare l’ambiente marino. E’ l’obiettivo del nuovo decreto dirigenziale firmato dal comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, che definisce alcuni elementi essenziali per la pesatura dei container che imbarcheranno a bordo delle navi che approdano nei porti italiani.
Le principali novità, volte ad aumentare la sicurezza delle navi nei nostri mari, riguarderanno l’individuazione degli standard nazionali degli strumenti di pesatura dei container, la necessità che il responsabile della pesatura (il cosiddetto “Shipper”) sia in possesso della certificazione e una possibile tolleranza sulla eventuale differenza di peso tra quanto dichiarato nelle certificazioni, ovvero i “Shipping document” e quanto accertato durante i controlli da parte del personale delle Capitanerie di porto.
Spesso i container caduti da una nave possono causare problemi anche alla navigazione delle unità da diporto, soprattutto in orario notturno. Una pesatura scorretta o uno stoccaggio errato possono causare la perdita in mare di parte del carico e contro questi pericolosi oggetti galleggianti non segnalati potrebbe scontrarsi un’altra imbarcazione.
La nuova norma, si inserisce in un programma più ampio, avviato il 1° luglio 2016, quando sono entrate in vigore le modifiche alla Convenzione Internazionale per la Salvaguardia della Vita Umana in Mare, regola “Solas 74”, che stabilisce per la prima volta la necessità di accertare il peso di ogni singolo container imbarcato.
“Necessità scaturita –spiega la Capitaneria di Porto in una nota- dai diversi incidenti che hanno coinvolto nei mari internazionali alcune portacontainer che, a causa dell’errato o eccessivo peso dei contenitori, non soggetti all’epoca alla pesatura e della conseguente non corretta distribuzione all’interno della nave, hanno subito gravissimi problemi di stabilità, arrivando in casi estremi al cedimento strutturale dello scafo e all’affondamento, con ingenti rischi e danni per la nave, l’equipaggio e l’ambiente marino“.
Già nel 2016 la Capitaneria di Porto, in qualità di autorità competente per la sicurezza della navigazione, aveva approvato un primo decreto dirigenziale per fornire le prime istruzioni tecniche sullo svolgimento delle pesature. Dopo un periodo di sperimentazione, sono stati individuati in modo dettagliato, grazie al decreto, tutti gli elementi tecnici per stabilire il reale peso dei contenitori e permettere a tutto il “ciclo nave”, dai terminalisti portuali al personale di bordo, di operare garantendo produttività e sicurezza.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, shipping