Immergersi nei limpidi mari d’Austria

Molti laghi e fiumi del Paese alpino sono attrezzati con ottimi diving e offrono interessanti punti di immersione per i subacquei amanti del mare e anche della montagna

Immergersi nei limpidi mari d’Austria

Immergersi nei limpidi mari d’Austria

Molti laghi e fiumi del Paese alpino sono attrezzati con ottimi diving e offrono interessanti punti di immersione per i subacquei amanti del mare e anche della montagna

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Neppure un centimetro di costa, eppure l’Austria è uno dei Paesi europei dove lo sport della subacquea è più diffuso. Non gli mancano le scuole di immersione, i club subacquei ed i diving perfettamente attrezzati. Gli manca il mare, questo sì.. e non è una cosa da poco per un subacqueo! Eppure l’Austria è ricca di siti di immersione ed offre emozionanti scenari sommersi nelle acque cristalline dei suoi laghi montani e addirittura nei suoi fiumi azzurri.

Un’occasione unica per abbinare la passione per la montagna a quella per la subacquea e vivere esperienze davvero fuori dalla norma che, per certi versi, non hanno nulla da invidiare ai “soliti” paradisi tropicali. E poi volete mettere la faccia dei vostri amici quando raccontate che andate a godervi un vacanza subacquea, vi chiedono dove e voi rispondete “In Austria”?

Prima di continuare, vale la pena ricordare che quando parliamo di immersioni in Austria, parliamo di immersioni in quota e a questa specialità dedicheremo presto una rubrica. Per adesso, prima di partire per i monti austriaci, accertatevi di possedere un computer subacqueo capace di tener conto della differenza di pressione atmosferica dovuta all’altezza e di aver seguito uno specifico corso di immersioni in quota.

Ricordatevi anche che ci si immerge in acqua dolce e che, di conseguenza, l’assetto ne risente. Ci vorrà qualche chiletto di zavorra in più rispetto ai vostri standard. Inoltre, troverete acqua sempre fresca, per non dire gelida, anche d’estate. Se avete la stagna è una buona occasione per usarla. Ricordate anche che nei laghi di montagna le profondità sono spesso traditrici: a pochi metri dalla riva il fondale scende a strapiombo.

Vediamo ora qualche sito tra quelli più gettonati dai nostri colleghi subacquei austriaci. Il Grüner See è una delle mete più frequentate anche da subacquei provenienti dal Nord Italia. Le numerose polle sorgive rendono le acque di questo lago della Stiria di una trasparenza unica che riflette i colori della ricca vegetazione circostante. Sempre in Stiria, ricordiamo il Grundlsee, particolarmente ricco di fauna lacustre come i lucci e le trote che superano -così assicurano i diving della zona- anche il metro di lunghezza. Qui si possono programmare anche immersioni invernali sotto i ghiacci. 

Ma la maggior parte dei laghetti adatti alle immersioni si trovano nelle vicinanze di Salisburgo. Così, dopo l’immersione potete andare a godervi un concerto di Mozart che, in quella città, non manca mai. Qui ricordiamo il Wolfgangsee dalle particolari conformazioni rocciose. Nel Fuschlsee invece potrete visitare un bel po’ di relitti affondati e anche bottiglie di Champagne! Proprio così. Durante la seconda Guerra Mondiale vi vennero gettate tutte le riserve della cantina del vicino castello che era una delle più fornite d’Europa ed ancora oggi non è raro trovarne i resti nel fondale. Pare però che non si possano tirar sù. Peccato!

Sul fondale del Grüner See

Una panchina per subacquei stanchi di pinneggiare nel fondale del Grüner See

Anche in Tirolo non mancano le attrazioni subacquee. Nel lago Achensee le scuoce subacquee austriache portano i loro allievi a visitare le carcasse d’auto adagiate nel fondale. Addirittura è stato creato un percorso subacqueo d’addestramento simile a quelli che da noi si fanno per insegnare ai bambini le regole della strada: si pinneggia sino a – 30 metri tra resti d’auto affondati, una cabina telefonica, una buca da lettera e persino una (falsa) cassa del tesoro che fa tanto, troppo, Disneyland. Agli austriaci piace così ma per noi forse è meglio andare ad affondare le pinne nel Fernsteinsee See o nel vicino Samaranger See dove i tronchi d’albero caduti nei laghetti si decompongono lentamente, coperti di alghe e muschi. Un mio amico mi ha assicurato che lo spettacolo è davvero “fatato”.

Nel lago Blindsee si possono vedere i resti di una valanga che nel 1984 trascinò nel fondale del lago mezza foresta. In queste acque, che sorprendentemente in estate si scaldano sino a 25 gradi – cosa più unica che rara in Austria – nuotano lucioperca di oltre mezzo metro. Slitte di legno, carri, antiche carrozze e la ricca popolazione di gamberi di fiume sono le attrazione del Plansee. Anch’esso gettonassimo da chi ama immergersi sotto i ghiacci. 

Dalla cittadina di Lunz am See, rinomata meta turistica montana, si possono raggiungere altri laghetti interessanti. Il più appetibile è il Lunzer Untersee  dove ci si immerge tra piante acquatiche alte sino a 4 metri, colonie di ninfee e grossi esemplari di trota. Se avete la fortuna di capitare al momento giusto, vale la pena raggiungere il Lunzer Obersee, le cui acque hanno una tonalità tra il giallo e il verde salvo quando i batteri di palude, improvvisamente, le accendono di un rosso cupo.

Anche nell’Alta Austria, le occasioni per immergersi non mancano e, non per niente, la zona è servita da numerosi e ben attrezzati diving, tra i  migliori del Paese. I tanti laghi del Salzkammergut sono infatti considerati tra i più belli d’Europa nel campo delle immersioni in quota. Ricordiamo solo l’Attersee e il suo famoso bosco sommerso. Qui possono programmare immersioni anche gli appassionati di archeologia perché nella costa superiore di questo lago, vicino a Weyregg, si trovano i resti di un porto d’epoca romana. 

Nel Traunsee, che con i suoi 191 metri è il più profondo di tutto il Paese, ci sono archi di pietra e grotte non ancora completamente esplorate. Per ultimo, ricordiamo il lago Almsee che fu la casa di Konrad Lorenz, il grande etologo. Inutile dire che le sue sponde sono ricchissime di fauna avicola. Ma anche le sue acque sono particolari, piene di speci anfibie e vi cresce l’unica pianta acquatica carnivora del continente. Nella acque dell’Almsee naviga inoltre un’isola galleggiante, che pare uscita da un libro dei Fratelli Grimm e che viene trascinata qua e là dal vento che soffia tra i suoi frondosi alberi come fossero le vele di una nave. 

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